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Sabato, 27 Aprile 2024
Salute

Prestazioni sanitarie, inoccupati foggiani finora senza alcuna esenzione: "L'avranno anche loro"

Nota stampa del consigliere regionale Antonio Tutolo (Gruppo Misto), presidente della II Commissione

“Estendere anche in Provincia di Foggia l’esenzione dal ticket sanitario per reddito agli inoccupati è un atto di giustizia sociale”. Lo afferma il consigliere della Regione Puglia Antonio Tutolo, che ha già provveduto a interloquire con la dirigenza Asl affinché in tutti gli sportelli dedicati della Capitanata si applichi il codice dell’esenzione.

"Sono venuto a conoscenza, tramite alcune segnalazioni di cittadini inoccupati, che quando questi si rivolgevano al Centro Unico di Prenotazione per delle prestazioni specialistiche sanitarie, a loro non era applicato il codice di esenzione E02, vale a dire quello a cui hanno diritto le persone disoccupate e i familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. Un’interpretazione troppo restrittiva della norma che regola i diritti di alcune fasce di popolazione all’esenzione ha escluso gli inoccupati della Capitanata, ossia coloro che ancora non sono immessi nel mercato del lavoro. Accertato questo, mi sono attivato richiedendo un colloquio con il direttore generale della Asl, Antonio Nigri, alla presenza del direttore di distretto socio-sanitario di Lucera, Vito Nicola Cristiano, per illustrare le recenti sentenze che estendono anche agli inoccupati questo diritto. Dopo le opportune verifiche, la dirigenza Asl, che ringrazio per la disponibilità mostrata sull’argomento, ha convenuto che è opportuno includere anche questa categoria di cittadini che non hanno ancora mai lavorato, da assimilare ai quindi disoccupati. Finalmente! Perché invece finora accadeva che gli inoccupati della Provincia di Foggia, unici nella Regione Puglia e probabilmente tra i pochi in Italia, dovessero pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie, senza alcuna esenzione”.

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