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Salute San Giovanni Rotondo

Morta per una trombosi cerebrale, salva otto vite con i suoi organi

L'intervento è durato oltre 8 ore e ha coinvolto anestesisti e rianimatori dell’ospedale di San Pio: "La donazione di organi è consolazione e certezza che anche nella morte c’è una speranza"

Un importante prelievo multiorgano è stato eseguito nei giorni scorsi in Casa Sollievo della Sofferenza: un intervento durato oltre 8 ore che ha coinvolto anestesisti e rianimatori dell’ospedale di San Pio, affiancati da chirurghi pugliesi, campani e veneti. "È stato un evento molto particolare - ha affermato Pasquale Vaira, direttore di Anestesia e Rianimazione 1 di Casa Sollievo – in quanto la donatrice, una donna di 52 anni mancata all’affetto dei suoi cari a causa di una trombosi cerebrale con consequenziale ictus ischemico, aveva organi in perfetto stato, motivo per quale è stato possibile prelevarli tutti". Il cuore, i reni e le cornee sono rimasti in Puglia, il fegato è stato trasportato in Campania mentre i polmoni in Veneto. "La donazione di organi rappresenta un atto di generosità non indifferente – ha concluso Vaira – è consolazione per i propri cari e certezza che anche nella morte c’è sempre una speranza".

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