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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute Torremaggiore

La Asl sposta l'emergenza ma non la risolve: all-in su Vieste ma un'ambulanza in meno a Manfredonia, Torremaggiore e Cerignola

Insorgono il comitato permanente per la salvaguardia della salute dei cittadini di Torremaggiore (che scrive a Vito Piazzolla e Antonio Nigri) e il consigliere regionale di Manfredonia Giandiego Gatta, che annuncia un'interrogazione

La Asl di Foggia sposta l'emergenza ma non la risolve del tutto. E' del 27 maggio la nota con la quale l'azienda sanitaria locale ha disposto la presenza di una ulteriore ambulanza e dell’elisoccorso h 12 a Vieste, privando però altre città-territori di tre ambulanze, per un periodo di uno o più mesi: dal primo al 30 giugno dell’ambulanza India Manfredonia 2, dal primo al 31 luglio dell’ambulanza India Cerignola 2 e dal 1 agosto al termine della stagione turistica dell’ambulanza India Torremaggiore.

La decisione ha fatto insorgere i componenti del comitato permanente per la salvaguardia della salute dei cittadini di Torremaggiore. Nella missiva inviata a Piazzolla e Nigri, e per conoscenza anche a Michele Emiliano, il comitato sottolinea che e ambulanze Miki e India effettuano interventi anche nei comuni di San Severo, San Paolo di Civitate, Apricena, San Nicandro Garganico, Lesina, Poggio Imperiale, Casalvecchio di Puglia, Casalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia e a volte anche a Lucera e Foggia ed in autostrada da e verso il casello di San Severo a causa di incidenti stradali o di altre richieste che può soddisfare la postazione.

Per questi motivi il comitato ritiene incomprensibile la decisione di privare l’Alto Tavoliere, nel mese di agosto e settembre, dell’ambulanza India Torremaggiore 2, dove peraltro si verifica un incremento di lavoratori stagionali impegnati nella raccolta del pomodoro e dei turisti provenienti da Rodi Garganico, Ischitella, Lido del Sole, Marina di Lesina, Marina di Chieuti, dirottati dalla centrale operativa del 118 al pronto soccorso del presidio ospedaliero Masselli Mascia di San Severo.

“La rimozione dell’ambulanza India Torremaggiore 2 per dirottarla presso la nota cittadina di Vieste, leader indiscussa di presenze turistiche in tutta la Puglia, la consideriamo immotivata” tuona il dr Michele Antonucci, che in qualità di presidente del comitato chiede ai direttori generale e sanitario della Asl di Foggia Vito Piazzolla e Antonio Nigri, di creare a tempo determinato delle postazioni per le esigenze sanitarie di Vieste senza rimuovere una postazione India “che ha registrato numeri importanti per l’Altro Tavoliere e che rischia di mettere a rischio le richieste emergenziali del suo naturale bacino di utenza”.

Il servizio emergenza/urgenza del 118 a Torremaggiore è retto dalla presenza di due ambulanze di cui una medicalizzata Mike ed una India con infermiere team leader (attivato in occasione dell’emergenza pandemica da Covid-19). Nella città di San Severo è presente un’ambulanza medicalizzata Mike mentre ad Apricena un’ambulanza India con infermiere team leader.

E’ presente un ospedale di primo livello (ai sensi del Dm 70/2015) quale è il Masselli Mascia di San Severo ed il punto di primo intervento territoriale nel Pta San Giacomo di Torremaggiore.

Questi i dati del 2021: 574 prestazioni per la Mike Torremaggiore, 630 per la India Torremaggiore 2, 851 per la Mike San Severo e 631 per la India Apricena. “Il tutto serve a rispondere alle esigenze sanitarie/emergenziali della popolazione dell’Alto Tavoliere pugliese che conta un bacino di oltre centocinquantamila persone” spiegano dal comitato.

Altrettanto dura la presa di posizione del consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta, secondo il quale “all'indomani della tragedia che ha colpito il venticinquenne manfredoniano Jonathan Spano, sulla cui morte la magistratura sta compiendo le doverose indagini per l'accertamento delle eventuali responsabilità, la Asl Foggia continua scelleratamente a perseverare nell'azione devastatrice dell'ospedale di Manfredonia, privando una città di quasi sessantamila abitanti (senza contare i paesi viciniori e senza tener conto del fatto che tale popolazione aumenta sensibilmente nel periodo estivo) della seconda ambulanza, aggravando così il rischio di lasciare i cittadini, ma anche i villeggianti, della possibilità di avere un tempestivo soccorso in caso di necessità”.

L’avvocato di Manfredonia si oppone alla nota del 27-28 maggio è stato disposto che l'ambulanza ‘India Manfredonia 2’, dal 1 giugno al 30 giugno, debba prestare servizio presso altro territorio della provincia. “Se il territorio beneficiario di questo servizio aggiuntivo ha bisogno, come certamente è, di questo potenziamento, per il quale siamo assolutamente d'accordo, non vediamo perché debbano essere condannate ad aggravare sensibilmente il proprio carico di rischi altre grandi città che non possono assolutamente privarsi di una seconda ambulanza”.

Gatta tira fuori i dati, “che parlano chiaro”, prosegue: “A Manfredonia oggi operano due ambulanze, di cui una, medicalizzata,  ha superato dall’inizio del 2021 le 720 uscite, e l’altra, con l’infermiere a bordo, che ha compiuto circa 750 uscite. Parliamo di quasi 1.500 uscite totali. Ma non basta: Manfredonia, con 4.578 uscite nel 2020, è la terza città della Capitanata per numero di prestazioni effettuate con l’ambulanza. Un numero eloquente per fotografare l’importanza assoluta del secondo mezzo per il sistema delle emergenze. È vergognoso, quindi, che la direzione generale della Asl continui a mortificare il territorio sipontino, certamente approfittando della mancanza di una classe amministrativa e dirigente che dovrà porre, all'indomani del proprio insediamento, la difesa della salute e dei diritti fondamentali dei propri cittadini tra le proprie priorità. È vergognoso che la direzione della Asl, protetta dal governo regionale del duo Emiliano-Lopalco, compia scelte irresponsabili delle cui conseguenze sarà chiamata a rispondere in tutte le sedi e davanti ai cittadini lasciati in balìa di una sanità mal gestita, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Sul tema presenterò un’interrogazione e, nel caso la Asl non intenda recedere da questo insano provvedimento, mi riservo di agire in ogni sede per questo ennesimo schiaffo ai "figliastri" della Puglia e della Capitanata”.

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