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Piano parcheggi, Miranda: “Ennesima tassa che grava sui cittadini”

Miranda: “Questa volta è necessaria chiarezza per evitare di continuare ancora a prendere in giro cittadini e dipendenti!”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

luigi miranda-2LUIGI MIRANDA - "La bagarre sul caso della gestione dei parcheggi nata sul web e sulle pagine dei quotidiani locali, è la prova provata della grande questione di fondo, o meglio di un fortissimo dubbio, sorto sin da subito, sul fatto che attraverso il servizio a pagamento si sia voluto istituire una vera e propria tassa mascherata dal riordino di parcheggi e traffico, quasi a voler raggirare i cittadini gravando per l’ennesima volta sulle loro tasche.

Questo dubbio fu da me espresso diversi mesi fa, quando il progetto del nuovo piano parcheggi era appena nell’aria, ben prima della vicenda sulle presunte pressioni da parte della dirigenza Ataf sui lavoratori. Fin dalla prima ora risultava evidente che si trattava di un escamotage per rimpinguare le casse, ed infatti già i primi due giorni gli ausiliari del traffico emisero ben 129 contravvenzioni. Ad oggi credo si sia perso il conto!

Ed ora che sull’Ataf pesano anche le accuse provenienti dai dipendenti stessi, messi a quanto pare sotto pressione affinché fossero il più intransigenti possibile con gli automobilisti, pena il loro posto di lavoro, la questione si fa ancora più seria. Accuse smentite con forza dalla dirigenza Ataf, che ci si augura dichiari il vero, ma a prescindere dalla veridicità della vicenda emerge assolutamente in maniera limpida come il piano parcheggi sia stato adottato soprattutto per far cassa.

D'altronde che la tolleranza fosse zero, talvolta anche nei confronti di qualche automobilista che dopo aver parcheggiato l'auto impiegava un pò di tempo in più per trovare la colonnina ed acquistare il biglietto, è cosa nota. L’ennesimo provvedimento quindi che non si capisce dove voglia andare a parare, nessuno infatti sa allo stato attuale, vista anche la condizione precaria dei dipendenti, cosa si voglia ottenere attraverso quest’ennesima tassa inflitta. Quali provvedimenti, quali risultati, quali miglioramenti apporterà alla città?

Manca poco alla conclusione della fase sperimentale, nel frattempo comunque i cittadini sono stati tenuti a rispettare le regole del nuovo piano, senza alcuna certezza futura, senza che siano stati rettificati gli errori commessi, sul numero di parcheggi per disabili per esempio!  Forse chi ne gioverà sarà soltanto il futuro acquirente del 40% delle quote dell’azienda Ataf, che sicuramente troverà una situazione economica più florida.

Questa volta è necessaria chiarezza per evitare di continuare ancora a prendere in giro cittadini e dipendenti!”.

 

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