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Zapponeta Libera: “Paese alle prese con nuovi debiti contratti con un mutuo”

“Vuol dire aggiungere al debito altri 70 mila euro l’anno che, per le famiglie zapponetane, significherebbe un aggravio di circa 100 euro l’anno”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Comunicato Stampa dei consiglieri comunali Eleonora Merlicco e Matteo Scommegna del gruppo ‘Zapponeta Libera’

Dopo un primo mese di dirigenza amministrativa da parte di una irresponsabile ciurmaglia che riesce a malapena a navigare a vista, senza un timoniere in grado di dirigerla e che sta portando il nostro paese verso il naufragio, in qualità di consiglieri comunali di minoranza intendiamo denunciare l’assoluto immobilismo che sta caratterizzando, ad oggi, l’amministrazione della città di Zapponeta.

Un territorio comunale come il nostro, passato attraverso dieci mesi di commissariamento (e con un dissesto in atto) e che avrebbe, quindi, bisogno di immediata operatività sia nella gestione ordinaria che nella realizzazione di eventuali interventi programmatici, non può permettersi di perdere inutilmente tutto questo tempo.

Abbiamo già espresso seri e fondati dubbi sulla legittimità del primo, fondamentale Consiglio Comunale in quanto sussistono evidenti violazioni nella formulazione della convocazione. Si tratta di un dettaglio formale che, però, fa ben comprendere a chiunque l’incapacità amministrativa di chi ci sta (purtroppo) governando.

Inoltre, il fatto che lo stesso Consiglio sia stato convocato all’estremo limite temporale dei termini di legge e che siano stati aggiunti agli ordini del giorno modifiche sostanziali allo Statuto Comunale, manifesta come, da parte dell’attuale compagine politica a capo dell’amministrazione, la preparazione della seduta stessa sia stata preceduta da accese discussioni e spaccature (in particolare per quanto riguarda le cariche assessorili). Tutto ciò - come sanno anche i muri - è accaduto perché a suo tempo, e cioè durante la campagna elettorale, sono state firmate diverse “cambiali in bianco” che ad oggi non sono state onorate e alcuni di questi “creditori” politici sono rimasti con le pive nel sacco.

Le continue beghe interne e le discussioni sulla spartizione del potere che sembrano interessare i neo amministratori ben più del benessere e del destino del nostro paese confermano pienamente come la lista “Zapponeta prima di tutto” sia stata il risultato di una raffazzonata operazione di (mala)politica che tentava di unificare forze ed interessi (soprattutto interessi) del tutto inconciliabili e destinati inevitabilmente a scontrarsi tra di loro. Così come non si può non prendere atto che oggi il popolo di Zapponeta è spaccato in due distinte fazioni e ciò rende tutto più difficile e complesso.

Come se non bastasse, nel corso del Primo Consiglio, l’amministrazione ha pensato bene di indebitare ulteriormente il nostro paese procedendo a contrarre un mutuo di € 1.250.000,00 per pagare i debiti dell’Ente. La nostra consigliera Merlicco ha evidenziato, nel corso della seduta, come, in questa fase di dissesto il Comune di Zapponeta versi già 600 mila euro l’anno per saldare i suoi passivi con le banche.

Chiedere un ulteriore prestito da estinguersi in 30 anni vuol dire aggiungere al debito altri 70 mila euro l’anno che, per le famiglie zapponetane, significherebbe un aggravio di circa 100 euro l’anno e poiché la pressione fiscale è già onerosa (a causa degli sperperi e mala gestione del passato) ed in considerazione della situazione di crisi economica che interessa il territorio, il gruppo di minoranza “Per Zapponeta Libera” si è opposto decisamente d ogni ipotesi di contrazione di tale ulteriore mutuo.

Ad un mese, quindi, tutto rimane desolatamente fermo a Zapponeta. Non sono state pagate le spettanze ai beneficiari del contributo per le calamità naturali del 2008/2009. Non è stato pagato, alle famiglie aventi diritto – il finanziamento per i buoni libro per l’anno scolastico 2012/2013. Non sono stati pagati i presidenti e gli scrutatori delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 e delle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2013.

L’amministrazione, in questi 30 giorni, si è limitata a piccole operazioni di restyling (non si sa con quali soldi): opere di potatura, modifiche (a nostro avviso insensate ed illegittime) alla circolazione viaria, qualche mano di vernice negli uffici del Comune per cercare di far dimenticare la giunta del passato. Abbiamo assistito alle proteste (anche estreme) di alcuni commercianti per stigmatizzare gli abusi e l’arroganza che contraddistinguono questi amministratori.   

Il paese è alla deriva e – come si suol dire per le navi in procinto di affondare – i topi scappano: è recente la notizia delle dimissioni della Dott.sa Distante, neo responsabile del Settore Economico e Finanziario e nominata con decreto sindacale n° 10 del 24 giugno 2013, vice segretaria del comune di Zapponeta. Come mai queste repentine dimissioni dopo un così breve lasso di tempo dal suo insediamento?

Insomma, nulla di ciò che realmente serve al nostro paese si sta verificando. E questo, per noi, non è certo sorprendente visto che abbiamo da sempre asserito come l’assoluta disomogeneità dei nostri antagonisti (risultati vincitori per una manciata di voti) avrebbe  di fatto reso impossibile l’attuazione di un governo capace di risolvere i problemi ed in grado di rispondere alle tante ed urgenti istanze di questo territorio.

Come consiglieri comunali riteniamo e riterremo nostro dovere impegnarci per il benessere dell’intera cittadinanza e, pertanto, torniamo a chiedere con forza che questa condizione di “stallo” amministrativo, che tanto sta danneggiando Zapponeta, abbia termine al più presto: perché si possa tornare finalmente a discutere ed operare per la crescita e lo sviluppo della nostra terra.

                       

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