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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Foggia Estate con due concerti in piazza Cavour

Tutto lascia pensare che sia Antonino Spadaccino il "noto artista locale" del 13 agosto

Saranno due i concertoni del Foggia Estate 2023 in piazza Cavour: il 13 agosto si esibirà “un noto artista locale” e a Ferragosto salirà sul palco “un artista di fama nazionale”.

Parte il toto-nomi, innescato dalla delibera della commissione straordinaria che impartisce l’indirizzo per l’organizzazione degli eventi di punta del cartellone delle manifestazioni estive, allestito dal Servizio Cultura, oggi diretto da Giuseppe Marchitelli.

La spesa prevista per i due concerti, inserita nel bilancio di previsione ormai prossimo all’approvazione, ammonta a 80mila euro.

Il “noto artista locale” potrebbe essere Antonino Spadaccino, il foggiano che ha sbancato l’edizione 2022 di Tale e Quale Show. E siccome “a volte anche i talent danno spazio a chi va oltre la moda”, si è aggiudicato pure il prestigioso Premio Mia Martini nello stesso anno. Voce, passione e cuore.

Tornato prepotentemente sulla cresta dell’onda, dopo il successo di ‘Comunque Sia’, proprio in questi giorni lancia il nuovo singolo ‘Roma D’estate’, dal 26 maggio su tutte le piattaforme digitali, e si gode questa nuova primavera appena entrato negli ‘anta’.

A dicembre aveva riempito il Teatro del Fuoco per uno spettacolo di beneficenza, ma bisogna tornare indietro a 11 anni fa, nel 2012, per il suo ultimo concerto in piazza, la stessa, però a Ferragosto.

Difficile, invece, un pronostico sull’artista di fama nazionale del 15 agosto che, a Foggia, coincide con le celebrazioni della festa patronale della Madonna dei Sette Veli.

Svelati i due cantanti che si esibiranno a Foggia: clicca qui

L’anno scorso, l’allora dirigente pro tempore, Maria Concetta Valentino, e i commissari scelsero Ivana Spagna, preceduta qualche giorno prima da ‘I ricchi e poveri’ in Villa. Tra cachet (rispettivamente 23mila e 18mila circa), palco e allestimenti vari, il Comune aveva speso circa 64mila euro.

Quest’anno, la commissione straordinaria opta per la stessa location per entrambi i concerti, “in quanto piazza particolarmente importante e rappresentativa, ed in grado di ospitare un maggior numero di persone”.

L’amministrazione comunale, a giudicare dall’atto di indirizzo, sembra intenzionata a organizzare la rassegna artistica e culturale in cui sono inseriti spettacoli, concerti, rappresentazioni, eventi e manifestazioni varie per offrire ai foggiani che restano in città occasioni di svago, ma a parte i due concerti pare non ci sarà altro di ‘grosso’.

Sembra destinato a saltare anche quest’anno il tradizionale Concerto della Pace, per non dimenticare le vittime dei bombardamenti del ’43 e rispondere alle sirene di guerra con l’armonia della musica. L’ultimo risale al 2020. All’epoca, l’ex assessora alla Cultura Anna Paola Giuliani e il dirigente Carlo Dicesare portano a Foggia Amii Stewart, sul palco con l’Orchestra Suoni del Sud. È ormai uno sbiadito ricordo anche la gloriosa rassegna del Giordano in Jazz nella versione estiva che riempiva piazza Cesare Battisti.

Nel Documento unico di programmazione, strumento di pianificazione strategica e atto preliminare all’approvazione del bilancio di previsione, si legge che “compatibilmente con le risorse finanziarie, verrà realizzato un programma collaterale con altri concerti e spettacoli estivi”. I commissari puntano molto sulla promozione della “cultura locale", offrendo un’ampia gamma di attività legate alla musica, al teatro, alla danza e ad altre forme d’arte. Con tutta probabilità, insomma, anche quest’anno il Comune si accoderà a Festival già collaudati.

“Un ulteriore intento – si legge ancora nel Dup - è quello di privilegiare nella scelta le proposte degli artisti locali”. Saranno selezionate diverse tipologie di spettacoli, fondi permettendo, e proposte in grado di animare parchi pubblici, piazze, vie del centro, periferie e borghi. L’ente, come esplicitato negli atti, prova così anche a sostenere l’economia locale, “probabilmente creando opportunità di lavoro per gli artisti e gli operatori del settore”, ma soprattutto “richiamando visitatori provenienti dalle vicine località di villeggiatura”.

Si parla espressamente di “realizzazione del programma ‘Foggia Estate’ privilegiando artisti di origine locale”. Dunque, probabilmente, saranno compagnie teatrali, associazioni culturali e gruppi locali a riempire il cartellone. L’anno scorso, il calendario era stato stilato sulla base delle “proposte pervenute all’Amministrazione comunale da associazioni, imprese e management artistici”, ma aveva generato un altro polverone, perché non era stata attivata alcuna procedura pubblica, non c’erano stati bandi e manifestazioni di interesse.

Questa volta, qualora il Comune decidesse di organizzare un programma collaterale, soldi permettendo, visto il ‘feeling’ con la filiera culturale e considerata la lezione del recente passato, si tenderebbe a escludere un altro ‘passo falso’.

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