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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Ortocircuito, Asl Fg partecipa al finanziamento del progetto: “Apriamo ad altri utenti”

Lo annuncia il direttore generale Vito Piazzolla: "Un progetto innovativo al quale abbiamo voluto dare il nostro sostegno". E' finalizzato all’integrazione socio-lavorativa di persone affette da disagio psichico e psichiatrico

“Ortocircuito è un progetto innovativo di integrazione al quale abbiamo voluto dare il nostro sostegno. Stiamo valutando anche l’opportunità di ampliare l’offerta ad altri utenti”. Così il direttore generale della Asl Foggia, Vito Piazzolla, che ieri ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa presso la Masseria Antonia De Vargas.

Con Piazzolla, anche il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Antonello Bellomo e il responsabile del Centro di Salute Mentale di Foggia Claudio Massaro. Promosso da Emmaus, Associazione Famiglie di Disagiati Psichici NOOS e Fondazione Siniscalco Ceci, il progetto è cofinanziato da Prefettura e Asl.

Finalizzato alla riabilitazione e all’integrazione socio-lavorativa di persone affette da disagio psichico e psichiatrico, si rivolge ai pazienti del Centro di Salute Mentale di Foggia: all’iniziativa hanno già aderito in undici, ma la Direzione Generale, convinta dell’efficacia delle progettualità avviate, prevede di coinvolgere ulteriori utenti.

Molte le attività in cui gli utenti sono impegnati, tutte svolte all’aperto, a contatto con la terra e la natura. Cardine del progetto sono l’orto-terapia e la coltura di piante da frutta, nell’ottica di una funzione sociale dell’agricoltura che, attraverso tutte le fasi produttive, dalla semina alla potatura sino al raccolto finale, seguite quotidianamente dagli utenti e dai tutor a loro assegnati, insegna il valore dell’attesa, accresce l’autostima, stimola la creatività e rafforza l’idea di condivisione.

Gratifica, inoltre, poiché gli utenti consumano a pranzo i frutti della terra da loro stessi prodotti. Il progetto ha avviato, inoltre, attività fisica e di pet therapy, laboratori artistici (musicali, teatrali, espressivi) e di cucina. Attività che, dal punto di vista cognitivo, migliorano le capacità mnesiche, le funzioni esecutive e psico-motorie.

Un progetto d’avanguardia, a sostegno non solo delle persone in difficoltà, ma anche delle loro famiglie, attraverso la costituzione di una rete che vede attivamente partecipi istituzioni e associazioni e che punta a liberare famiglie e pazienti dallo stigma e dall’isolamento in cui, spesso, si ritrovano ingabbiati.

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