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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Concessioni per i chioschi prorogate fino al 2025: “Entro l’anno un piano in Consiglio comunale”

Arriva una mini sanatoria per le autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico scadute

Sono scadute o stanno per scadere molte delle concessioni di occupazione di suolo pubblico relative ai chioschi presenti sul territorio cittadino, ma saranno quasi tutte prorogate fino al 31 dicembre 2025, in virtù della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, che riconduce il settore alla Direttiva Bolkestein.

In questi anni, il Comune di Foggia non ha avviato i procedimenti per il rinnovo dei titoli concessori in scadenza entro il 31 dicembre 2020, come previsto dal Decreto Rilancio, e la ‘mini sanatoria’, contenuta in una delibera di Giunta del 19 marzo scorso che detta gli indirizzi operativi al Servizio Integrato Attività Economiche, è stata una scelta quasi obbligata.

Le pratiche non sono state evase e i titolari dei chioschi che avevano presentato domanda rischiavano la chiusura anche per cause indipendenti dalla loro volontà.

Il Comune di Foggia ha scelto di salvaguardare la piccola economia, trovando una strada per consentire agli operatori di continuare a lavorare nel perimetro delle normative in vigore.

Sono 41 i chioschi in città, sulla scorta di un rapido monitoraggio e in base ai dati derivanti dalla documentazione di rilascio dei titoli. Sarebbero 27 le concessioni scadute, ma molti titolari si erano resi parte attiva e diligente richiedendo il rinnovo. I contratti escludevano la tacita proroga.

Gli uffici hanno dovuto procedere ad un lavoro di ricostruzione documentale dei fascicoli. Le autorizzazioni, in molti casi, sono risalenti a decenni fa, poi rinnovate.

“I chioschi sono un presidio urbano di controllo, di vitalità del commercio, tante volte di decoro, perché i titolari hanno tutto l’interesse a pulire l’area”, afferma l’assessore alle Attività Produttive, Lorenzo Frattarolo.

In applicazione della Direttiva Bolkestein è emersa la possibilità di concedere autorizzazioni temporanee con scadenza al 2025 per i chioschi che rispettano determinati requisiti, risolvendo nell’immediato il problema per tantissimi operativi.

Naturalmente, le attività devono essere in possesso di titolo edilizio, contratto di concessione e autorizzazione.

Dopo aver scovato nei meandri delle normative gli elementi che consentivano di abbassare le tariffe del canone mercatale, l’assessore trova una soluzione per le ingarbugliate questioni legate alle concessioni scadute. 

Il principale obiettivo della delibera non è, però, tamponare l’emergenza, ma “regolare un ambito che non è mai stato regolamentato – spiega l’assessore Frattarolo -. Il Comune di Foggia non si è ancora dotato di un piano dei chioschi che può consentire di capire quali sono le reali esigenze della città. È un'attività che ho già anticipato in sede di commissione consiliare, quindi ho già reso partecipi i consiglieri, e sarà un lavoro corale”.

Partirà un censimento dei chioschi esistenti sul territorio comunale. Il piano individuerà aree idonee all’installazione di chioschi, comprendendo quelle esistenti, e la materia sarà regolamentata anche per l’assegnazione di nuove concessioni sulla base di procedure selettive.

Le autorizzazioni, ad oggi, sono conformate ad un regolamento risalente al 1998 che, di fatto, impediva una automatica applicazione del rinnovo.

Nella delibera,  per chioschi si intendono attività commerciali destinati alla vendita di articoli vari: giornali, generi alimentari, fiori, oggettistica, inclusa la somministrazione di alimenti e bevande.

Si indugia soprattutto sull’eventuale presenza di “nuovi punti di ristoro/bar nei parchi pubblici cittadini”, che potrebbe costituire un valido elemento di aggregazione sociale.

L’assessore pensa ad una procedura più snella che “consenta un rapido, ancorché completo, esame istruttorio delle domande rivolte ad ottenere la concessione all’installazione” delle strutture, come messo nero su bianco nella delibera.

“L'urbanistica di questa città si è modificata enormemente nel corso degli anni, quindi ci sono delle zone totalmente sprovviste di chioschi e zone che mediterebbero un'attenzione particolare, anche perché, poi, dopo la regolamentazione, si può essere più esigenti e tutta una serie di attività di controllo, di verifica e di responsabilizzazione sono in capo al beneficiario dell’autorizzazione. Entro la fine dell'anno, l'obiettivo - annuncia l'assessore alle Attività Produttive - è quello di consegnare al Consiglio comunale una proposta di piano dei chioschi”.

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