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Qualità della Ricerca, i dati penalizzano Foggia. Ricci non dispera: "Resta il primo Ateneo, tra i generalisti, in Puglia"

Secondo i primi dati pubblicati dall'Anvur, si registrerebbe un calo per l'Ateneo foggiano, ma il Rettore Ricci spiega i motivi: "I nuovi criteri introdotti penalizzano gli atenei che fanno della qualità della ricerca la loro missione principale"

“Con i nuovi criteri introdotti dall'ANVUR era semplicemente impossibile per l'Università di Foggia ripetere la performance della precedente VQR: sono state praticamente cancellate le “penalità” attribuite ai docenti scientificamente inattivi, provvedimento che agevola moltissimo diversi Atenei ma, di conseguenza, penalizza quelli che, invece, fanno della qualità della ricerca tra tutti i docenti, nessuno escluso, la loro missione principale. E tra questi c’è l’Università di Foggia”.

Il Rettore dell’Università di Foggia Maurizio Ricci commenta così i primi dati emersi dalla VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca degli Atenei italiani) 2011-14, presentati dal presidente dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca prof. Andrea Graziosi che evidenzierebbero un calo per l’Ateneo dauno”.

Nella sua disamina, Ricci precisa: “Questi nuovi criteri - tra l'altro - fanno una fotografia solo parziale delle strutture universitarie del Paese. Inoltre è stata introdotta una politica tesa a diminuire, in alcuni casi addirittura ad azzerare, le differenze sostanziali registrate nella precedente VQR 2004-10, orientandosi verso un livellamento che punisce chi ha lavorato di più e meglio degli altri. Restiamo in attesa dei dati cristallizzati per entrare nel merito della loro lettura e riflettere meglio su ciò che adesso appare solo come un orientamento di massima”.

Conclude il Rettore: “Certamente il risultato sarà meno brillante della VQR 2004-10, che ci vedeva al 12° posto tra gli Atenei di media grandezza (quelli oltre 10.000 studenti): anche questa suddivisione, scandita dalle dimensioni degli Atenei, scompare coi nuovi criteri, in base appunto a un livellamento generale e a una tendenza a cancellare le differenze apparentemente “ingiustificate” (soprattutto perché in diversi casi a sfavore dei mega Atenei italiani) che erano state registrate nella precedente VQR. Anche coi nuovi criteri introdotti, tuttavia, restiamo primi in Puglia tra gli Atenei generalisti (dopo il Politecnico di Bari) e tra i migliori del Mezzogiorno. Il tutto dopo solo 17 anni di autonomia”. 

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