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Economia Serracapriola

A Serracapriola il sindaco chiede un sacrificio ai cittadini: "Consumate meno gas e luce"

Con un avviso alla cittadinanza il sindaco D'Onofrio ha invitato i cittadini ad “adottare comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica”

Serracapriola è uno dei primi comuni pugliesi ad adeguarsi al 'Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas', pubblicato dal Ministero della Transizione ecologica lo scorso 6 settembre, in linea con le indicazioni della Commissione Europea, come come recentemente definite nel Regolamento Ue 2022/1369 del 5 agosto scorso.

Con un avviso alla cittadinanza, infatti, il sindaco D'Onofrio ha invitato i cittadini ad “adottare comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica”.

Tra i comportamenti consigliati, si fa riferimento alla riduzione della temperatura e della durata delle docce, all'utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, all'abbassamento del fuoco dopo l'ebollizione, alla riduzione del tempo di accensione del forno, all'utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, al distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non è in funzione, allo spegnimento o inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando si è in vacanza, a non lasciare in standby tv, decoder, dvd e, infine, alla riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Il Piano di contenimento dei consumi di gas è stato adottato alla luce del conflitto in Russia e Ucraina, “tenuto conto dell'importante ruolo svolto dal gas russo nella copertura del fabbisogno nazionale di gas naturale, che ha posto la necessità di adottare misure d'urgenza per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali. Le misure, già adottate a ridosso dello scoppio del conflitto, sono volte prioritariamente ad assicurare un elevato grado di riempimento degli stoccaggi per l'inverno 2022-23 (fissato al 90%) e una diversificazione rapida della provenienza del gas importato, massimizzando l’utilizzo delle infrastrutture disponibili e aumentando contestualmente la capacità nazionale di rigassificazione di Gnl (il gas liquido)".

Come precisa il Mise, l’avvio di un Piano nazionale di contenimento dei consumi per il prossimo inverno presenta diversi vantaggi: riduce la pressione sugli stoccaggi, consentendo di valorizzare al meglio durante la fase invernale i volumi di gas immessi dagli operatori economici, nonché tramite risorse pubbliche da Snam e dal Gse; consente di mantenere più a lungo, riducendo la velocità di erogazione del gas in stoccaggio, le portate massime erogabili in caso di punte di freddo invernale; origina un effetto, seppur limitato, di ridurre i prezzi al consumo, aiutando il bilancio domanda/offerta giornaliera; introduce un consumo più consapevole dell’energia, da perseguire in ottica di decarbonizzazione.

Tra le diverse misure previste dal Piano di contenimento dei consumi, vi sono le azioni amministrative che riducano il consumo di gas per il riscaldamento attraverso l'introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano (dalla A alla F).

"La riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento sarà attuata entro il mese di settembre 2022 modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell’orario di accensione invernale attraverso un decreto del Ministro della Transizione Ecologica". Le nuove regole prevedono un limite di 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

"I limiti di esercizio degli impianti termici rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione: a) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo; b) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo; c) Zona C (dove sono collocati i comuni costieri del Gargano): ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo; d) Zona D (che comprende i Monti Dauni, alto e basso tavoliere): ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile; e) Zona E (che comprende alcuni comuni del Gargano): ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7.

Sono escluse le utenze sensibili (ospedali, case di ricovero ecc.).

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