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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia Bovino

Un impianto di trattamento fanghi al confine con i Monti Dauni: Bovino dice 'no, grazie'

Sorgerebbe a due passi dalla Valle del Cervaro. Pronte le barricate sul versante pugliese

Il Comune di Bovino dice ‘no’ all’impianto per il trattamento di fanghi civili con produzione di ammendante compostato e per la produzione di fanghi essiccati da termovalorizzare che dovrebbe sorgere nel territorio di Savignano Irpino, al confine con i Monti Dauni.

“Abbiamo letto e studiato attentamente il progetto – afferma la sindaca di Bovino, Stefania Russo - perché non ci piace parlare senza cognizione di causa”.

E  proprio dal progetto è stato possibile desumere che la piattaforma impiantistica, seppur distante dai centri abitati, potrebbe essere realizzata a soli 200 metri da edifici dedicati allo svolgimento di attività agricole, a 125 metri dalla stazione ferroviaria di Panni Scalo e a poche centinaia di metri da alcune masserie abitate.

Il centro abitato più vicino è costituito dal paese di Montaguto che dista circa 1,8 chilometri in linea d’aria dal sito in esame, il Comune di Savignano Irpino dista 4 chilometri, il Comune di Panni 5 km, mentre a meno di 10 km si trovano Monteleone di Puglia e Greci. Sul confine est dell’area, inoltre, è presente un corso d'acqua (Torrente Rifieto) e, a pochi metri, il Torrente Lavella e il Fiume Cervaro dall'alta valenza ecologica.

La sindaca definisce “preoccupanti e gravissime” le conclusioni dell’analisi degli impatti dell’impianto, che riporta testualmente: “Alla luce dell’analisi effettuata nel presente capitolo, è comunque lecito ritenere, con un livello di attendibilità elevato, che sia le fasi di cantiere che le attività di esercizio genereranno complessivamente sulla salute pubblica un impatto sicuramente negativo diretto, ma di magnitudine ed estensione trascurabile e circoscritto ad un livello di scala locale”.

Sempre dalla lettura del progetto, rilevano una serie di criticità e vincoli il quanto il sito è delimitato da strade classificate con rischio frana ‘moderato’ e ‘elevato’; si trova a circa un chilometro dalla Zona speciale di conservazione ‘Valle del Cervaro, Bosco dell’Incoronata’ della Regione Puglia; ricade in un’area caratterizzata da produzioni Doc; risulta essere soggetta a vincolo idrogeologico.

L’area ricade, infatti, nell’ambito di competenza del Piano stralcio di Bacino per l’assetto idrogeologico (Pai) dell’Autorità di Bacino della Puglia.

“Siamo molto preoccupati per l'impatto negativo che tale impianto potrà avere sull'area e valuteremo tutte le iniziative, insieme all’Unione dei Comuni dei Monti Dauni, alla Regione Puglia e a tutti i soggetti coinvolti, per tutelare il nostro territorio: è davvero paradossale che questo accada mentre noi da anni lavoriamo all’istituzione del Parco regionale della Valle del Cervaro, dato che la L.R. 19/1997 individua la nostra come area avente preminente interesse naturalistico, nonché ambientale e paesaggistico”, afferma la sindaca Stefania Russo.

“Da anni in Puglia si cerca di valorizzare il Corridoio ecologico del Fiume Cervaro, sito unico che va tutelato e protetto, nonché inserito in Rete Natura 2000, mentre nel versante campano è oggetto di violenze e contraddizioni – aggiunge il vice sindaco, Michele Fabio Ferro -. Non bisogna dimenticare le contraddizioni riguardanti la discarica di ‘Difesa Grande’ in territorio di Ariano Irpino (a pochi chilometri dalle sorgenti del Cervaro) e la discarica in località ‘Pustarza’ in territorio di Savignano Irpino. Un territorio dal Paesaggio incantevole, dalla biodiversità unica e ricco di produzioni agricole di qualità che rischia di essere deturpato definitivamente. Sarebbe opportuno – conclude il vice sindaco di Bovino - che il sito di interesse comunitario venisse esteso anche al territorio campano del fiume Cervaro (fino alle sorgenti) e che la proposta del Parco fosse condivisa da tutti. Il Parco naturale, infatti, tra gli altri vantaggi rappresenta un vincolo rispetto alla realizzazione di discariche, impianti di smaltimento rifiuti e fanghi e impianti similari”.

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