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La nuova strada degli industriali di Capitanata. Dimauro in lacrime al 'sì" del Consiglio: "Ora pace e sviluppo"

L'elezione sarà ratificata dall'assemblea generale, il prossimo 5 marzo, con la benedizione del leader nazionale Carlo Bonomi. L'unico candidato viene dal settore energetico. Sarà la prima volta di un sanseverese alla presidenza

Sarà l'assemblea generale a ratificare l'elezione di Giancarlo Francesco Dimauro a presidente di Confindustria Foggia. Ormai appare solo come una formalità. Sarebbe la prima volta di un sanseverese alla guida degli industriali di Capitanata.

Ieri il Consiglio generale, il parlamentino di Confindustria, ha approvato le risultanze della Commissione di designazione, organismo preposto ad accogliere le candidature. Ha preso atto dell'unica candidatura e ha invitato Giancarlo Dimauro ad illustrare le linee programmatiche. Durante il suo intervento, l'imprenditore del settore energetico si è commosso, scena piuttosto inedita nel mondo austero degli industriali. Dopo mesi piuttosto travagliati, ci voleva un po' di cuore.

Una stading ovation ha suggellato l'approvazione. "È stato molto emozionante - racconta oggi - speriamo che l'emozione e la passione ci guidino in questo territorio, che ha necessità di pace, tranquillità e sviluppo". Metterà le 'energie' in rete. "Noi abbiamo un territorio meraviglioso"

Giancarlo Dimauro, 66 anni, è presidente della sezione Energia. Si è formato al Centro di Ricerche Termonucleari di Milano, ha lavorato nell'Enel, e guida due grandi aziende. L'internazionalizzazione è uno dei suoi punti forti. È un manager specchiato, e forse questa è la principale qualità che lo ha reso il presidente designato. Bruciati i primi nomi circolati, la sua candidatura è apparsa come una sorpresa. Fuori dagli schemi.

Dopo il sì del Consiglio generale, l'assemblea, con la partecipazione di tutte le aziende associate, avrà due opzioni, accogliere o meno, eventualità, quest'ultima, decisamente improbabile. Si riunirà il 5 marzo al Formedil di Foggia. Ci saranno anche i grandi di Confindustria, i delegati delle grosse aziende che hanno già dato il loro assenso perché la candidatura è accompagnata da un elenco di presentatori.

Con la benedizione del presidente nazionale Carlo Bonomi, che interverrà probabilmente in videoconferenza, circostanza significativa per il nuovo corso, sarà eletto il nuovo presidente.

Tornerà in città anche il presidente regionale Sergio Fontana, che già a dicembre, in occasione della conferenza di fine anno in via Valentini Vista Franco, ha voluto affiancare i reggenti Eliseo Zanasi, presidente onorario, e Nicola Biscotti, anche lui past president, chiamati a traghettare l'associazione e a portare a compimento tutte le procedure di rinnovo degli organismi. Tutte facce nuove. La vecchia guardia è stata praticamente azzerata.

Sarà una settimana bollente: si sono aperti i giochi per le vicepresidenze. La squadra sarà presentata sempre il 5 marzo.

Due vicepresidenti, per statuto, come avviene a livello nazionale, entrano di diritto: il presidente dei Giovani Industriali - deve essere ancora eletto, ma potrebbe essere Rocco Salatto - e il presidente della Piccola Industria, che potrebbe essere Michele Gengari.

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