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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Gianmichele Romano, l'imprenditore che resiste nonostante i furti: "Investo qui perchè credo nella mia città"

Secondo l'imprenditore bisogna cambiare mentalità e creare un ponte con le istiuzioni: "Ho fiducia nel nuovo sindaco"

Sono foggiano, ho sempre lavorato e investito qui e quindi continuo a credere che si possa fare qualcosa di buono per valorizzare il nostro territorio”. A dircelo, con stoica naturalezza, è Gianmichele Romano, nel settore del commercio da una trentina di anni e in passato proprietario di negozi di abbigliamento, oggi ha un’attività di articoli di arredamento da giardino, un albergo diffuso (nato dodici anni fa e che ospita soprattutto persone che vengono a Foggia per lavoro) e un ristorante in centro aperto da circa un anno e che ha come punti forti il terrazzo vista città e una cantina con oltre seimila vini.

Lui, negli ultimi tempi, di furti ne ha subiti diversi: “Non dobbiamo sentirci vittime – ci dice – ma dobbiamo reagire altrimenti è la fine sia per la nostra città che per la nostra attività”. E infatti Gianmichele non è rimasto con le mani in mano. Basti ricordare quanto accaduto nel giugno scorso quando all’indomani dell’ennesimo furto subito ha deciso di pubblicare sui social il video della telecamera di sorveglianza che immortalava la malefatta. “Se uno ruba, la gente deve saperlo” aveva spiegato a noi di Foggiatoday.

Purtroppo – afferma – paghiamo lo scotto di essere una piccola città. Se rubano un monopattino a Milano, quasi sicuramente la cosa passerà in sordina. Se, invece accade da noi, la notizia (lasciatemi esasperare la cosa) probabilmente finirà nei tg nazionali. E il danno non sarà solo economico, ma anche imprenditoriale. Perché quando passa soltanto il messaggio che a Foggia rubano, in realtà perdiamo molti più soldi di quelli che il delinquente di turno ha portato via dalle casse. In quel momento, infatti, ci sono aziende che decideranno di non investire sul nostro territorio, e a cascata perderemo occupazione, sviluppo, crescita, servizi. Ma non solo. In quel momento ci sono anche dei foggiani che per paura rinunceranno ad uscire la sera, a frequentare locali o a fare una semplice passeggiata. Al massimo si metteranno in auto per andare fuori città o addirittura in altra provincia”.

Per Gianmichele, quindi, ci vuole una vera e propria inversione di rotta, soprattutto per quanto riguarda la mentalità e il modo di approcciarsi ai “fatti di cronaca”. “Dobbiamo invertire questa tendenza. Non è semplice – ammette – e non è una cosa che si ottiene in un giorno, ci vuole del tempo e ci vogliono soprattutto le imprese. Quindi il primo passo, a mio avviso, è quello di valorizzare quanto già abbiamo sul territorio: questo ci aiuterà non soltanto a vendere i nostri servizi, ma anche a consegnare le nostre stesse attività alle nuove generazioni che così resteranno qui e continueranno il nostro lavoro. Dobbiamo seminare per noi oggi, e anche per il domani dei nostri figli”.

E ovviamente con il supporto delle istituzioni. “Gli imprenditori foggiani – afferma – si sentono un po’ abbandonati. Le istituzioni dovrebbero ascoltare un po’ di più la nostra voce, abbiamo bisogno di creare un ponte con chi ci amministra”. Un ponte che potrebbe essere costruito con la nuova amministrazione. “Ho fiducia nel nuovo sindaco – ci confida – anche perché ha avuto un largo consenso e questo significa che la gente ha percepito empatia da parte sua nei confronti della città e delle persone che ci vivono. Da parte mia e di molti imprenditori c’è ovviamente piena disponibilità ad un confronto fattivo. Incrociamo le dita”.

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