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Condannate a morte le scuole materne comunali, chiude anche l’asilo nido

Approvato il piano di razionalizzazione: la commissione straordinaria smantella l'intero sistema educativo. Le chiusure, secondo il Comune di Foggia, "non determineranno alcuna difficoltà per le famiglie"

La commissione straordinaria non salva nessuna delle otto scuole dell’infanzia comunali di Foggia e, anzi, chiude anche l’asilo nido comunale ‘Tommy Onofri’. Con un colpo di spugna, cancella i servizi educativi.

A fine anno, il 30 dicembre scorso, con i poteri della Giunta Comunale, le commissarie Marilisa Magno e Rachele Grandolfo hanno approvato la riorganizzazione e razionalizzazione delle scuole dell’infanzia paritarie comunali, a meno di una settimana dall’apertura delle procedure di iscrizione al nuovo anno scolastico. La proposta di deliberazione è stata formulata dalla dirigente del Servizio Pubblica Istruzione Silvana Salvemini e a lei è destinato l’indirizzo di attuare il piano a partire dall’anno scolastico 2021-2022 (in riferimento, evidentemente, alle iscrizioni in corso).

In premessa, dopo un breve excursus sulle modifiche all’assetto delle scuole materne comunali nell’ultimo decennio, 26 in origine oggi 8 per effetto della soppressione di diversi plessi “determinata principalmente dal decremento delle iscrizioni”, si passa subito ai ‘freddi’ numeri.

“Nell’anno 2021 il totale complessivo dei bambini fruitori delle scuole dell’infanzia è stato pari a 3451, di cui 3137 iscritti nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie private”. Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia: gli iscritti nelle materne comunali sono 314, dato che ha agitato la scure. In compenso, sono presenti 13 scuole materne statali e 47 scuole materne paritarie. 

Il Comune di Foggia ha “ritenuto necessario provvedere ad una revisione del sistema comunale delle scuole dell’infanzia e dell’asilo nido, al fine soddisfare, in primis, le esigenze formative e didattiche del bacino di utenza fruitrice dei servizi educativi comunali nonché, ottimizzare e colmare la rilevante sproporzione derivante dall’analisi costi-benefici delle strutture scolastiche comunali”, si legge nella delibera.

La dirigente ripercorre nell’atto anche le interlocuzioni con l’Ufficio Scolastico provinciale, l’ex Provveditorato di Foggia: “L’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia - Ufficio V - Ambito territoriale di Foggia -, anche in occasione dell’incontro tenuto il 23 dicembre, riconoscendo pari valore sia alle scuole statali che paritarie, in quanto tutte compartecipi del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha accordato la piena disponibilità ad orientare ed accompagnare la scelta delle famiglie nella collocazione dei figli presso le scuole statali o paritarie disponibili sul territorio, cooperando nelle attività di programmazione che, via via, si renderanno necessarie”.

A leggere le parole della dirigente, il passaggio alle vicine materne sarà indolore e le chiusure non determineranno "alcuna difficoltà per le famiglie, in quanto, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia - Ufficio V - Ambito territoriale di Foggia ha garantito la piena ricettività delle strutture statali e paritarie private presenti nelle immediate adiacenze delle scuole dell’infanzia comunali, nonché la più ampia disponibilità a superare eventuali ostacoli con specifici interventi, anche attraverso la istituzione di nuove sezioni”.

Negli incontri tenuti il 23 e 27 dicembre, come riportato nero su bianco, “si è evidenziato che l’offerta formativa statale e paritaria risponde alla domanda della popolazione della fascia d’età 0-6, e le sigle sindacali, pur prendendo atto del notevole calo delle iscrizioni durante il corso degli ultimi anni, evidenziavano la necessità di supportare i servizi educativi anche potenziando il servizio scuolabus e la mensa scolastica”.

Sul piatto della bilancia, il Comune di Foggia mette anche la gratuità delle scuole dell’infanzia statali e la più ampia offerta formativa delle scuole dell’infanzia paritarie private, “più conformante alle esigenze dell’utenza per la conciliazione scuola-lavoro, come ad esempio il tempo prolungato anche oltre le ore 19 e il non allineamento al calendario scolastico regionale per le chiusure”.

Per la frequenza delle scuole dell’infanzia comunali è previsto il pagamento di una retta annuale che oscilla tra gli 80 e i 700 euro e per la frequenza dell’asilo nido è previsto il pagamento di una retta annuale che oscilla tra gli 80 e i 350 euro determinata attraverso una serie di indici, prevalentemente in base all’Isee.

Il Servizio Pubblica Istruzione ritiene che la determinazione sia coerente, peraltro, con gli obiettivi del Piano regionale di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa, “perché favorisce e potenzia la continuità educativa - con la scuola primaria in questo caso - sin dai primi anni di scolarizzazione, agevolando il processo di costruzione del curricolo verticale al fine di contrastare la dispersione scolastica”.

La commissione straordinaria non risparmia la scuola Angela Fresu di via Consagro, frequentata da 60 bambini, numero pari alla sua ricettività. Secondo i dati del Comune di Foggia, la scuola Arpi di via Don Michele Di Gioia conta oggi 10 bambini su 47 posti; sono 95 gli iscritti della ‘Don Milani’ di Via Monsignor Farina, con una ricettività di 145; la materna ‘Rodari’ in Via Bramante è frequentata da 37 bambini su 80 posti; la ‘L. Sturzo’ in Viale degli Aviatori, angolo Via De Petra, al momento conta 27 bambini, con una ricettività di 89; risultano 15 gli iscritti della scuola ‘Sorelle Agazzi’ di Via Menichella che potrebbe arrivare a 114; la ’S.Filippo Neri’ in Largo Candelaro è frequentata da 19 bambini, con una ricettività di 60; infine, la ‘Tagore’ di Via Gioberti è frequentata da 56 alunni, con una ricettività di 84. L’asilo nido ‘Tommy Onofri’ di viale Pinto ospita 19 bambini a fronte di una capienza di 60 iscritti.

Le risorse finanziarie attualmente utilizzate per la gestione delle scuole materne comunali, come concordato con i sindacati, saranno destinate al potenziamento del servizio scuolabus e della mensa e, più in generale, dei servizi educativi. Il  provvedimento è stato trasmesso alla Regione Puglia.

Nell’atto, si fa riferimento ad una precedente deliberazione (n. 1 del 26 agosto 2021), assunta con i poteri del Consiglio Comunale, avente ad oggetto la “Chiusura scuole dell’infanzia e dell’Asilo Nido comunali”, ma numero e data non coincidono con i documenti pubblicati all’albo pretorio.

Il provvedimento definitivo spacca il fronte delle organizzazioni sindacali. Questa mattina la Cisl Fp ha ‘corretto’ la delibera: “Al contrario di quanto scritto dai commissari del Comune di Foggia, la nostra organizzazione non condivide tale impostazione. Per questo motivo, ci smarchiamo da altre sigle sindacali favorevoli a questa soluzione”. A chiare lettere, il sindacato si dice contrario alla chiusura delle otto scuole dell’infanzia comunali: “La Cisl Fp continuerà a battersi per non impoverire un servizio importante per la comunità foggiana come quello garantito dalle scuole per l’infanzia. Non molleremo di un millimetro nella difesa dei servizi e delle eccellenze professionali presenti”.

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