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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Interrotto in anticipo l'impiego degli operai, Arif sotto accusa: "C'erano le risorse per coprire le giornate lavorative"

La denuncia di Flai Cgil Puglia: "Se qualcuno pensa di sistemare i bilanci gravando sulle spalle dei precari troverà la risposta del sindacato"

“Non riusciamo a comprendere per quali ragioni la dirigenza abbia deciso di interrompere i rapporti di lavoro precari anzitempo, gettando nello sconforto lavoratori e interi nuclei familiari che pianificano la loro vita sulle giornate svolte annualmente sin dal 2011. Questo anche a fronte della nota inviata lo scorso 29 settembre dalla Protezione Civile regionale, in linea con quanto richiesto dal Dipartimento Nazionale, che invitava l’Arif a garantire l’assetto organizzativo delle squadre antincendio almeno sino a fine ottobre, salvo ulteriori disposizioni”. È quanto afferma Antonio Gagliardi, segretario generale della Flai Cgil Puglia, in merito alla interruzione dell'impiego per 360 operai in somministrazione presso l'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali della regione Puglia. L'interruzione, secondo quanto denuncia Flai Cgil Puglia è arriva in netto anticipo rispetto agli anni precedenti e a quanto stabilito nella Delibera di assunzione, la n. 360 del 12 aprile 2023 che, nel richiamare l’art. 4 della L.r. n. 9 del 23/05/2023, attesta, per gli esercizi finanziari 2023 e 2024, trasferimenti di risorse pari a € 6,5 milioni di euro per l’adeguata copertura finanziaria che, altresì, avrebbe consentito un impiego di questo personale per 156 giornate di lavoro.

Eppure, commenta il sindacato della Cgil che rappresenta i lavoratori irrigui e forestali assunti con contratto di diritto privato, ex  Legge  8 novembre 2021, n.155, art. 7-bis, “più volte erano state date rassicurazioni occupazionali da parte di ARIF, anche per quanto riguarda la tempistica circa la conclusione del concorso pubblico bandito il 30 marzo di quest’anno e che vedrebbe i vincitori assunti in amministrazione diretta ARIF, superando finalmente dopo oltre un decennio l’illegittimità di una forma contrattuale abbondantemente abusata in una pubblica amministrazione”. Oggi, le procedure del concorso segnano inspiegabilmente il passo nonostante siano stati pubblicati gli elenchi degli idonei per le prove finali.

“L’Arif ma anche la Regione a questo punto - continua Gagliardi - devono dire quali sono le azioni che si intendono intraprendere per salvaguardare il personale operaio, oggi abbondantemente ridotto a causa di pensionamenti e licenziamenti, rispetto al fabbisogno reale. Apprendiamo, questo sì favorevolmente e con una strana coincidenza, della proroga dei contratti di lavoro subordinato di n. 9 funzionari che dovrebbero limitare o annullare gli incaricati a professionisti esterni ai quali l’ARIF non sembra intenzionata a rinunciare, nonostante i rilievi recentemente mossi della Corte dei conti”. 

Le condizioni per prorogare i contratti delle 360 unità -spiega Gagliardi- “c’erano e ci sono tutte: il perdurare del clima equatoriale favorisce gli incendi e amplifica il fabbisogno irriguo delle campagne.Cosa non dice l’ARIF ai sindacati che stenta ad incontrare? Per questa ragione la Flai Cgil Puglia ha chiesto di essere convocata in IV Commissione presso il Consiglio regionale i cui atti -almeno questi- dovranno parlare chiaro”. 

“Cosa intendono fare -conclude il segretario della Flai Cgil - Regione Puglia e ARIF per rispondere ai rilievi della Corte dei conti sui 6,5 mln di euro destinati alle assunzioni del personale operaio a tempo determinato addetti alla prevenzione incendi boschivi e attività irrigue? Se a qualcuno è venuto in mente di raggiungere l’equilibrio della gestione economico-finanziaria, negativa nel 2022 per oltre 2,7 milioni di euro, con le economie derivanti dal costo del personale operaio a tempo determinato, troverà le barricate del sindacato”.

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