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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

L'Ingv ricorda il violento terremoto del 20 marzo 1731: morti e distruzione a Foggia e a Cerignola

Nel complesso furono oltre 3500 le persone decedute, su appena 15mila abitanti. Altre due potenti scosse furono avvertite il 17 ottobre e il 30 dicembre dello stesso anno

Con un post su Facebook l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per la rubrica 'Accadde oggi', ha ricordato il terremoto avvenuto il 20 marzo 1731 alle 21.45 di magnitudo stimata 6,33 e intensità pari al nono grado della scala Mercalli, che colpì il Tavoliere delle Puglie. Il sisma provocò vittime e danni ingenti a Foggia e a Cerignola.

Danni gravi ed estesi si ebbero anche a Canosa di Puglia, Orta Nova, Tressanti, Ascoli Satriano, Molfetta e Orsara di Puglia. Nel capoluogo dauno - appartenente allora al Regno di Napoli - crollarono molti edifici, le vittime furono più di duemila. L'epicentro tra Stornara e Stornarella. 

Nel complesso furono oltre 3500 le persone decedute, su appena 15mila abitanti. Altre due potenti scosse furono avvertite il 17 ottobre e il 30 dicembre dello stesso anno. 

Su Impronteneltempo.org si legge:

Il terremoto del 1731 devastò gran parte del sud, ma in particolare Foggia, il centro più colpito, come annotò il cronista Lodovico Antonio Muratori nei suo Annali d’Italia: “tutta fu convertita in un monte di pietre e più di tremila persone rimasero seppellite sotto le diroccate case. Non restò pur uno de’ sacri templi e chiostri in piedi; e frati e monache ed altri abitanti, ch’ebbero la fortuna di scampare, andarono raminghi per le desolate campagne, cercando e difficilmente trovando un tozzo di pane per mantenersi in vita”.

"Quel terremoto rappresentò per la città, sia dal punto di vista architettonico, sia dal punto di vista urbanistico, una cesura netta che avrebbe modificato profondamente il suo volto. Gran parte degli edifici, specie quelli religiosi, saranno poi ricostruiti, conferendo una particolare connotazione alla città"

Il sisma delle 10.50 del 30 luglio 1627 con magnitudo Mw 6.7 e un’intensità epicentrale I0 10 Mcs, resta ad oggi il terremoto più disastroso mai documentato nella storia sismica della regione Puglia. Causò almeno 5mila vittime.

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