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Cronaca San Severo

Arenato il progetto del nuovo commissariato di San Severo. Miglio scrive a Lamorgese e Gabrielli per sbloccarlo

"Ci sono alcune difficoltà". Il sindaco ha chiesto un'audizione al ministro dell'Interno e al capo della polizia. Il Comune è disponibile a svolgere le funzioni di Stazione Appaltante per accelerare

Il progetto del nuovo commissariato nel quartiere Luisa Fantasia di San Severo sembra impantanato. Avviato nel 2018 dalla Giunta Miglio, è praticamente fermo. Per provare a sbloccarlo, il sindaco ha scritto al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e al capo della polizia Franco Gabrielli per chiedere un'audizione. "Dalla data di sottoscrizione della convenzione con cui il Comune di San Severo ha concesso in comodato gratuito il suolo di proprietà, ben poco è stato fatto, in termini di elaborazione del progetto", si legge nella missiva di Francesco Miglio inviata anche al prefetto di Foggia, Raffaele Grassi e al questore Paolo Sirna. Peraltro, la convenzione, qualora nei tre anni successivi alla firma non dovessero iniziare i lavori, sarebbe da ritenersi automaticamente risolta, con conseguente riacquisizione del suolo da parte del Comune di San Severo. Per accelerare, il Comune si rende disponibile a svolgere le funzioni di Stazione Appaltante.

La sede del nuovo commissariato, che dovrebbe sorgere accanto alla polizia locale in via Terranova, ospiterà anche la polizia stradale e il Reparto prevenzione crimine, "con un notevole risparmio di costi e la possibilità di aumentarne la sinergia", evidenzia il sindaco Francesco Miglio nella lettera.

"Qualora l’ambizioso progetto si dovesse realizzare, si getterebbero le basi per la creazione di una specie di un polo funzionale operativo, luogo preposto ad ospitare diversi uffici di polizia dove si potranno concentrare le forze dell’ordine e lavorare meglio in termini di efficienza, efficacia ed economicità, per poter affrontare le tante esigenze di questa città".

La formale richiesta di un'audizione è preceduta da una disanima dell’emergenza criminalità nel territorio urbano ed extraurbano della città, e quindi del contesto di riferimento, con un excursus dal 2016, quando è stato avviato il progetto per la realizzazione del Reparto prevenzione crimine. All'inaugurazione nel 2018 c'era proprio il capo della polizia Gabrielli assieme all'allora ministro Minniti. Nella sua lettera Miglio traccia anche un bilancio a distanza di tre anni, evidenziando il calo del numero dei reati. Le forze di polizia "sono presenti sul territorio e si vede", "vengono effettuati servizi congiunti interforze anche coinvolgendo la polizia locale". Insomma, lo Stato c'è. "È come se si fosse creata una squadra composta non solo dalle forze dell’ordine ma anche dalle istituzioni e degli stessi cittadini, che hanno deciso di partecipare a questa dura battaglia per fare ripartire questa città".

Lo scenario è caratterizzato non solo dalla presenza della mafia ma anche dall'attività dei cosiddetti 'cani sciolti', soggetti con precedenti di polizia, specializzati nei reati predatori, come i furti, le truffe, la ricettazione, dallo spaccio di droga e dai furti d'auto con il sistema del cavallo di ritorno. Uomini e mezzi non bastano mai, da qui l'ulteriore richiesta di un rafforzamento: "Alla luce della delicata situazione che la città di San Severo vive ed in considerazione della edificazione della nuova sede della Polizia, sussistono tutti i presupposti - conclude Miglio nella missiva - a che il Commissariato di San Severo venga elevato ad Ufficio Dirigenziale con conseguente implementazione di mezzi ed organici".

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