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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione nel carcere di Foggia: rifiuta di tornare in cella e spacca un dente al poliziotto

La denuncia del Sappe che si appella al Ministro Dalmastro: “Per evitare l'irreparabile, assegnare con estrema sollecitudine un comandante titolare e avviare un'opera di sfollamento di almeno 50 detenuti"

Detenuto si rifiuta di rientrare in cella, colpisce agente penitenziario e gli fa saltare un dente. Questa, in breve, la dinamica dell’ultima aggressione consumatasi tra le mura del carcere di Foggia, in danno della polizia penitenziaria. Fortunatamente, ad evitare il peggio sono arrivati altri poliziotti che hanno difeso il collega, successivamente accompagnato in pronto soccorso con un dente rotto, labbro spaccate ed una prognosi di 7 giorni.

A denunciare l’accaduto è il Sappe - Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che da anni lamenta la completa illegalità presente nel carcere di Foggia. “Da quando nel carcere di Foggia non viene effettuata una perquisizione straordinaria di tutti i luoghi ove sono ristretti i detenuti e non solo quelli?”, si chiedono dal sindacato. “Forse dall’evasione di tre anni fa? Siamo sicuri che ci troveremmo di fronte a tante sorprese(droga, telefonini, materiale proibito) e forse anche armi rudimentali o meno, poiché i controlli nonostante il sacrificio dei poliziotti sono diventati risibili”.

Nei giorni scorsi il Sappe ha scritto all’onorevole Dalmastro £per ricordargli gli impegni presi e poi ai vertici del Dap denunciando che la situazione a Foggia, per cui senza un intervento immediato del Gom (gruppo operativo mobile), la situazione diventerebbe irrecuperabile con effetti devastanti non solo per il carcere, ma per l’intero territorio”, continuano.

“Il Sappe lo scorso anno ha affidato le ultime speranze di salvezza del carcere e dei lavoratori alla magistratura di Foggia con un esposto ed una copiosa documentazione che indicava eventuali responsabilità del Dap, sui sucidi (lo scorso anno il carcere di Foggia ha segnato il record nazionale), sull’evasione di 72 detenuti, sulle decine e decine di aggressioni ai poliziotti, sulle violenze dei detenuti, sugli atti di autolesionismo, sulla gestione dei detenuti psichiatrici”.

“Stando cosi le cose – si legge nella lettera inviata al Ministro - si rischia solo di portare il carcere al completo default e la riprova di ciò sono le continue assenze per malattia che si registrano nel carcere, assenza dovute con molta probabilità al lungo logorio psico- fisico a cui sono sottoposti da tempo i  colleghi”.

“Per evitare che presto accada l'irreparabile – conclude il Sappe - si chiede di fare in modo che venga assegnato con estrema sollecitudine un comandante titolare, venga avviata un'opera di sfollamento di almeno 50 detenuti e, non per meno importanza, venga inviato in istituto il personale del Gruppo Operativo Mobile per il tempo utile a riportare ordine e sicurezza in reparto”.

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