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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Da annuali a giornalieri “per far cassa”: scoppia il ‘caso permessi’ ai cacciatori fuori regione

Da 801 permessi annuali a 8010 giornalieri in provincia di Foggia, chiesto alla Regione Puglia il commissariamento con urgenza del Comitato di Gestione dell'Ambito Territoriale Caccia

Colpo di mano del Comitato di Gestione dell’Ambito Territoriale Caccia (ATC) di Foggia che con due nuove delibere, la n. 64 e la n. 65 del 30 agosto, aggiunge agli 801 permessi annuali di caccia alla “selvaggina migratoria”, riservati ai cacciatori provenienti da fuori regione, ben 8010 permessi giornalieri con un conseguente notevole incremento della pressione venatoria.

Eppure lo scorso luglio, accogliendo l'istanza di ACLI Ambiente, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia, il servizio ‘Caccia e Pesca’ della Regione Puglia aveva imposto lo stop all'ATC sulla conversione dei permessi annuali in giornalieri. Oggi, con l'espediente di consentire per ogni permesso annuale un massimo di 10 giornate di caccia, convertendo le restanti 10 giornate previste per Legge in permessi giornalieri, l'ATC intende far entrare dalla finestra l'invasione di cacciatori nella provincia di Foggia che la Legge Regionale sulla caccia e la Regione Puglia avevano impedito di far entrare dalla porta.

ACLI Ambiente, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia evidenziano che se, come la citata Legge Regionale esplicitamente prevede, si rilasciassero solo gli 801 permessi annuali, si avrebbe una pressione venatoria molto inferiore, con conseguente salvaguardia ambientale e faunistica. La conversione dei permessi annuali in giornalieri lascia inoltre aperta la possibilità che si creino “picchi di pressione venatoria”, circostanza che è avvenuta in diversi giorni in passato con una punte massime di 1306 permessi giornalieri rilasciati in una sola giornata di caccia.

Rilasciare 8010 permessi giornalieri vuol dire in definitiva moltiplicare il prelievo venatorio, aumentando il potenziale di fuoco contro la fauna migratoria fino a quasi quadruplicare, a seconda delle specie, il numero di animali potenzialmente abbattuti. Senza contare che i cacciatori giornalieri sono cacciatori “spara e fuggi” con bassissima ricaduta sulla presenza turistica.

Ma perché questo accanimento da parte dell'ATC? La motivazione di non voler rilasciare permessi di caccia annuali ai residenti extra regione, evidenziano le tre associazioni, va ricercata nella lettera di risposta a un componente dell’ATC nella quale viene spiegato che se nella scorsa stagione venatoria fossero stati rilasciati gli 800 permessi annuali agli extra regionali a € 84,00 cadauno si sarebbero incassati “solo” € 67.284 mentre la conversione in permessi giornalieri a € 30,00 cadauno ha fruttato € 348.300. In sintesi quindi la motivazione che appare dalla risposta è "far cassa".

Evidenziano con amarezza le associazioni, l'operazione messa in atto dal Comitato di Gestione dell’ATC sarebbe avvenuta con l'avallo del presidente della Provincia di Foggia. Intanto monta la protesta dei cacciatori extraregionali. In una comunicazione fatta pervenire alle tre associazioni ambientaliste testualmente si legge: "L'ATC di Foggia sta perpetrando una nuova irregolarità sul rilascio dei permessi stagionali. Si è compreso perfettamente che nella vicenda complessiva l'ATC con l'applicazione di 30 € giornalieri per ogni giornata di caccia intende esclusivamente fare cassa, disinteressandosi completamente di programmazione e presenza totale di cacciatori sul proprio territorio. A noi cacciatori cosi detti extraregionali  ci sta giungendo una strana comunicazione con la quale ci vengono assegnate 10 giornate di caccia per l'intera stagione venatoria, spalmate in tre mesi, al contrario delle venti previste dal calendario venatorio 2016-2017 appena approvato dalla Regione Puglia. La presente norma è inventata per reintrodurre 801x10 giornate = 8010 permessi giornalieri, recuperati illegittimamente per € 30 ciascuno,  che fanno 8010x30, ovvero € 240.300. Diciamo basta con la speculazione dei permessi giornalieri per fare semplicemente cassa, a scapito della selvaggina e della programmazione territoriale."

I cacciatori extra regione spiegano anche che il meccanismo macchinoso e incalzante messo in atto dall'ATC relativo ai tempi e ai modi per la concessione dei permessi annuali è tale da farli desistere a richiederli e ciò allo scopo di produrre in futuro nuovi permessi giornalieri. Si legge,infatti, ancora nella loro nota: "Tutto ciò indurrà i cacciatori extraregionali  alla rinuncia al permesso annuale, ma è lo scopo prefisso dall'ATC per il recupero di ulteriori permessi giornalieri per fare ulteriore cassa."

Considerate le gravi e ripetute forzature al “calendario venatorio” per superare a dismisura, con la conversione in permessi giornalieri, il limite di 801 cacciatori provenienti da fuori regione, nonostante il dettato contrario della Regione Puglia e la Legge Regionale 12/2004 sull'attività venatoria che consente tale conversione solo per eventuali posti residui, ACLI Ambiente, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia chiedono alla Regione Puglia di procedere con urgenza al commissariamento dell’Ambito Territoriale Caccia di Foggia.

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