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Cronaca Castelluccio dei Sauri

Sindaco del Foggiano dichiara guerra alla movida. Torna un mini coprifuoco: locali chiusi all'una e niente alcolici nelle aree pubbliche

Ordinanza draconiana, visti i tempi, a Castelluccio dei Sauri. Le limitazioni degli orari di apertura di bar, ristoranti e circoli privati sono motivate dalla tutela del decoro e della sicurezza urbana e, soprattutto, della quiete pubblica

In controtendenza rispetto alla ripartenza e all'allentamento delle restrizioni, un sindaco del Foggiano frena la movida e ordina la chiusura dei locali pubblici all'una, ma il Covid non c'entra. La stretta è motivata dalla volontà di limitare il consumo di alcol e preservare la quiete pubblica dagli schiamazzi notturni, tant'è che è vietato anche bere alcolici nelle aree pubbliche, compresi giardini e ville aperte al pubblico dall'1 di notte alle 6 del mattino. A metà tra il ripristino del coprifuoco e il proibizionismo.

Accade a Castelluccio dei Sauri, comune di poco più di 2mila anime, che d'estate, come tanti centri dei Monti Dauni si popola di più. E a giudicare dall'ordinanza del sindaco Antonio Del Priore, in vigore da oggi 24 giugno, è proprio in questa stagione che, complice qualche bicchiere di troppo, i rumori molesti turbano la tranquillità notturna del paese.

In premessa, il sindaco parla di "fenomeni di disturbo della quiete pubblica derivanti dalla presenza di persone, soprattutto in prossimità di locali esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande, oltre che di generi alimentari". Nell'ordinanza si legge che "il fenomeno è collegabile anche all'uso ed abuso di sostanze alcoliche, che infondono l'adozione di comportamenti assolutamente disdicevoli e tali da minare la tranquillità, il diritto al riposo dei residenti, con effetti negativi sulla qualità urbana e sulle condizioni di vivibilità degli spazi pubblici, spesso interessati da fenomeni di abbandono di rifiuti quali contenitori in plastica e vetro, con ulteriore detrimento al decoro e alla sicurezza dei luoghi".

Il sindaco non dichiara guerra solo all'alcol e alla movida rumorosa ma anche alle droghe: "Al consumo di alcool si associano anche fenomeni di consumo di sostanze stupefacenti, viepiù agevolati nelle ore notturne".

Nella sua ordinanza ricorda, peraltro, che la riapertura delle attività è stata consentita con la prescrizione dell'osservanza delle norme ancora vigenti sull'uso delle mascherine e del divieto di assembramenti. Proprio a seguito delle riaperture, "sono pervenute all'Amministrazione comunale molteplici segnalazioni, sia in ordine alla richiesta di interventi tesi a migliorare la pulizia e salubrità ambientale, sia e soprattutto in ordine alle gravi alterazioni della quiete pubblica per la presenza di rumori molesti e musica ad alto volume e altri comportamenti, per lo più riferibili alla stagione estiva in orari serali e notturni".

A provarlo sarebbero anche le tante segnalazioni giunte alle forze dell'ordine dai cittadini. Da qui, la decisione di limitare gli orari di apertura al pubblico di bar, ristoranti e circoli privati, misura che appare draconiana in un Paese reduce dal coprifuoco.

La musica all'interno dei pubblici esercizi e nelle aree esterne si spegne alle 24, imposizione come da normativa che, almeno d'estate, ricorda Footloose, il film che raccontava di un borgo in cui erano proibiti balli e musica. Un'ora dopo stop alla movida notturna e niente bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in giro per il paese. Le multe vanno dai 25 ai 500 euro. L'ordinanza resterà in vigore fino al 19 settembre.

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