I nomi degli indagati di 'Farmghosters': aziende agricole fantasma per indennità previdenziali e 'lasciapassare' per migranti
L'operazione 'FarmGhoster' della Guardia di Finanza a Cerignola. Coinvolte 20 persone, tra cui imprenditori, professionisti e funzionari pubblici. I nomi degli indagati
Maxi-operazione della guardia di finanza, a Cerignola, dove all'alba di oggi sono state eseguite 20 misure cautelari a carico di altrettanti indagati, tra cui imprenditori, professionisti e funzionari pubblici.
Le ipotesi di reato contestate sono, a vario titolo e per differenti profili di responsabilità, associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite. Eseguiti anche sequestri per oltre 5 milioni di euro.
In carcere
Antonio Da Bellonio, classe 1970, cerignolano; Antonio Reddavide, cerignolano classe 1961;Alessandro Ardone, 49enne residente a Foggia, Davide Cacciapaglia, cerignolano classe 1976, Taib e Youssed Chtitihi nati in Marocco e rispettivamente classe 1972 e 1983, Laheen El Ainouss di 50, Giuseppe Riontino, classe 1962 di Zapponeta, Said Oubakent e Mostafa Halloumi Ei, entrambi marocchini classe 1979, Ammar Naas, nato in Tunisia nel 1966 e residente nel Potentino.
Gli altri indagati
Michele Pastore, nato ad Orta Nova nel 1962, Celestino Capolongo, cerignolano classe 1957; Giuseppe De Feudis, cerignolano 76enne, Pasquale Perchinunno, nato a Cerignola nel 1965, Michele Lasalvia, nato a Cerignola nel 1981,
Onorato D'Amato, classe 1954 di Poggio Imperiale.
Richiesta una misura interdittiva dall'esercizio di attività imprenditoriale e assunzioni cariche e partecipazioni sociali per la durata di un anno Michele Di Palma, originario di Monte Sant'Angelo, classe 1959; Pasquale Occhionero, cerignolano, classe 1987; Francesco Gorgoglione, nato a Canosa di Puglia, classe 1995; Rosa Quaranta, cerignolana classe 1976.
Le condotte contestate da Procura e Finanza sono sintetizzate in una maxi ordinanza di 500 pagine.