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Cronaca

Lavoro nero in aziende, applicate sanzioni e sospese le attività

I militari del Nil di Foggia hanno scoperto una lavoratrice ucraina pagata in nero e senza permesso di soggiorno. Altri imprenditori hanno dovuto pagare una sanzione aggiuntiva di 1500 euro per la revoca della sospensione

I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Foggia, coordinati dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Foggia,  per contrastare il lavoro nero e quindi reprimere il fenomeno del lavoro sommerso in settori quali pubblici servizi, commercio e attività edili, ha eseguito controlli in varie aziende del capoluogo dauno e della provincia.

In un pubblico esercizio è stata trovata una cittadina ucraina che lavorava in nero ed era priva del permesso di soggiorno. Il datore di lavoro è stato deferito, in stato di libertà, alla competente A.G. per aver occupato, alle proprie dipendenze, cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno.

Le ispezioni avvenute in altre sei attività hanno permesso di scoprire nove lavoratori in nero e di applicare sanzioni a carico di quattro datori di lavoro, oltre alla sospensione delle attività imprenditoriali in applicazione dell’art. 14 c. 1 del Decreto legislativo 81/2008 modificato dal Decreto legislativo n. 106/2009, in quanto è stato accertato l’impiego di personale non risultante dalle scritture obbligatorie in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori regolarmente occupati.

I predetti provvedimenti sono stati successivamente revocati a seguito di avvenuta regolarizzazione dei lavoratori in “Nero” e previo pagamento di una sanzione aggiuntiva di euro 1500.

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