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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Le indagini sul disastro di Castelpagano: investigatori esperti al lavoro, "ora è impossibile formulare ipotesi"

Nelle more che il relitto venga rimosso e trasferito in un deposito per la custodia giudiziale, vanno avanti le indagini da parte di un ingegnere aeronautico e di un pilota, nominati dall’Ansv

Proseguono senza sosta, da parte dei carabinieri del comando provinciale e della Procura della Repubblica di Foggia, le indagini sull’incidente dell’elicottero AW 109 E-Power di Alidaunia, targato I-PIKI, precipitato la mattina del 5 novembre a Castelpagano, lungo il tragitto Tremiti-Foggia, nel mezzo di una tempesta di pioggia, vento e nebbia. Sette le vittime del disastro, nessuno è sopravvissuto allo schianto. Quella mattina a bordo c’erano una famiglia slovena composta da genitori e due figli, il medico del pronto soccorso di San Severo e della postazione del 118, Maurizio De Girolamo, i piloti Luigi Ippolito e Andrea Nardelli di Foggia.

All'esito dell'autopsia sul corpo di Ippolito e Nardelli, sarebbero stati riscontrati grossi traumi da impatto, mentre è stato escluso che abbiano avuto un malore improvviso. Nelle more che il relitto venga rimosso e trasferito in un deposito per la custodia giudiziale, vanno avanti le indagini da parte di un ingegnere aeronautico e di un pilota, nominati dall’Ansv.

L'autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile dello Stato italiano svolge inchieste di sicurezza, ai fini della prevenzione, relative agli incidenti e agli inconvenienti occorsi ad aeromobili dell’aviazione civile. Identifica le cause degli eventi e, se necessario, stila un elenco di raccomandazioni di sicurezza, per evitare che si ripetano. “E’ stato fatto un sopralluogo operativo, è in corso l’acquisizione di ulteriori evidenze che saranno poi analizzate nell’ambito dell’inchiesta di sicurezza” fanno sapere dall’Ansv. “Al momento non è possibile formulare delle ipotesi”.

Le indagini dell’Ansv sono condotte indipendentemente e separatamente dall’accertamento di colpe o responsabilità, che spetta alla Magistratura. Tuttavia, c'è un coordinamento tra l'indagine avviata dall’autorità giudiziaria per disastro aviatorio e omicidio colposo plurimo, e l’altra intrapresa dall’autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile.

La ‘Safety Investigation’ dell’Ansv o ‘inchiesta tecnica’, consiste in “un insieme di operazioni svolte da un’autorità investigativa per la sicurezza ai fini della prevenzione degli incidenti ed inconvenienti, che comprende la raccolta e l’analisi di dati, l’elaborazione di conclusioni, la determinazione della causa o delle cause e/o di fattori concorrenti e, ove opportuno, la formulazione di raccomandazioni in materia di sicurezza”.

Chi la conduce è l'investigatore incaricato’, preposto all’organizzazione, allo svolgimento e al controllo, che a seconda della gravità e della complessità dell’evento, può avvalersi della collaborazione di altri investigatori.

Nel corso della prima fase dell’inchiesta di sicurezza, “che è fondamentale”, vengono approfondite le informazioni raccolte, al fine di individuare le cause dell’evento. Oltre al sopralluogo operativo sul luogo dell'incidente,  vengono acquisiti informazioni e documenti – come ad esempio la documentazione relativa all’aeromobile coinvolto e ai piloti, le testimonianze, i tracciati radar, le comunicazioni radio terra-bordo-terra - ed effettuate analisi tecniche di vario tipo sul carburante o sul motore dell’aeromobile.

Per quanto riguarda la tragedia del 5 novembre, non è stato possibile acquisire il registratore di volo, in quanto l’aeromobile non ne è dotato. Tuttavia, gli investigatori sono esperti, per questo saranno comunque in grado di trarre delle conclusioni, rassicurano dall’Agenzia.

Nella seconda fase, l’investigatore incaricato analizza compiutamente tutte le informazioni acquisite. Qualora emerga la necessità di condurre ulteriori approfondimenti – come ad esempio le prove al simulatore di volo - o di reperire altra documentazione, richiederà un supplemento della raccolta delle informazioni.

L’analisi prenderà in considerazione tutti i fattori che possano aver contribuito all’accadimento dell’evento: umano, organizzativo, tecnico e ambientale. Quindi, sotto il profilo della sicurezza del volo, verranno riportare le criticità emerse durante l’inchiesta.

L'investigatore incaricato sarà chiamato a trarre, le conclusioni alla luce delle evidenze acquisite e delle analisi condotte nella seconda fase, determinando la causa dell’evento e i fattori che hanno contribuito all’incidente elicotteristico del 5 novembre.

Per una indagine, normalmente, è previsto un termine di un anno. Ciò nonostante, se dovessero emergere elementi che rischiano di minare la sicurezza dei voli, prima ancora della conclusione, l’Ansv emanerà alcune raccomandazioni di sicurezza.

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