Carabinieri morti, torna a casa la donna accusata di omicidio stradale
Nel pomeriggio di ieri il suo legale l'ha incontrata nell'abitazione dove vive con la madre
"È addolorata per quanto accaduto, essendo di fronte a una tragedia che sta determinando profonda sofferenza nelle famiglie dei carabinieri deceduti e in lei stessa". Sono le parole di Antonio Boffa, avvocato di Nancy Liliano, la 31enne accusata di aver provocato l'incidente stradale nel quale lo scorso 6 aprile hanno perso la vita i carabinieri Francesco Pastore, 25enne di Manfredonia, e l'appuntato scelto salentino Francesco Ferraro e sono rimasti feriti il marescialoo Paolo Volpe e un uomo di 75 anni.
Il legale ha incontrato la donna che nella giornata di ieri ha fatto ritorno nella sua casa a Campagna, dove vive con la madre, dopo essere stata ricoverata presso l'ospedale di Oliveto Citra, insieme all'amica 18enne che si trovava con lei a bordo dell'auto.
Come si ricorda, la donna è indagata per omicidio stradale: era alla guida del suv che ha centrato l'auto dei due militari. Si attende l'esito delle controanalisi sulla positività riscontrata all'alcool test e alla cocaina.
La donna, nel giugno 2019, venne arrestata in una operazione antidroga condotta dai carabinieri di Eboli, nella quale furono emesse 15 misure cautelari su richiesta della Dda.
È accusato dello stesso reato suo padre, attualmente sotto processo per un incidente mortale avvenuto nel 2022.