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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"E' uno scippo!", 18 docenti precari 'scalvalcati' da colleghi delle catetorie protette: "E' danno agli alunni disabili"

E' quanto denuncia il prof. Massimo Russo, il coordinatore dei diciotto docenti specializzati presso l'Università di Foggia e altri atenei

Un gruppo di 18 docenti precari, tutti in possesso di specializzazione per l'accesso a posti di insegnamento di sostegno conseguito presso l'Università di Foggia e altri atenei, dopo un "lungo e articolato" percorso di specializzazione e spese di iscrizione e frequenza del corso di circa 4mila euro a testa, ritengono di aver subito "un'ingiustizia".

E' quanto denuncia il coordinatore dei docenti specializzati, il prof. Massimo Russo, che spiega: "I docenti che rappresento hanno subito un autentico "scippo" da parte del Ministero dell'Istruzione - leggasi in particolare Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia - che, utilizzando il "famigerato" algoritmo predisposto dal Ministero dell’Istruzione, ha permesso di conferire nomine annuali per l’a.s.2022/2023 a docenti privi del titolo di specializzazione per il sostegno, in virtù del fatto che i predetti docenti appartengono alle cosiddette categorie protette di cui alla legge 68/1999, scavalcando i sottoscritti, utilmente inclusi nella 1^ fascia delle Gps che, viceversa, sono in possesso della predetta specializzazione. In sostanza, agli alunni disabili sono stati assegnati docenti privi del titolo specifico e dell’adeguata preparazione e competenze in materia di integrazione scolastica" evidenzia.

Contro quello che ritengono un conferimento di supplenza "illegittimo", i docenti precari specializzati, pur riponendo fiducia nell'amministrazione giudiziaria, hanno presentato ricorso al Tribunale del Lavoro di Foggia, mediante apposita istanza cautelare, "al fine di far valere l'illegittimità delle operazioni di nomina poste in essere dall'Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia (sulla base di indicazioni ministeriali e a seguito dell’utilizzo errato dell’algoritmo), in aperta violazione della normativa scolastica (O.M. 112/2022) e soprattutto delle norme a tutela della disabilità (legge 104)" sottolineano.

Ritengono, i diciotto, che sia palese la violazione di legge, "in quanto il Ministero dell’Istruzione ha predisposto l’algoritmo in maniera errata tanto da disporre nomine di insegnanti di sostegno privi del titolo di specializzazione per il solo fatto che gli stessi appartengono a categorie di riservisti ex legge 68/99. Per meglio chiarire la situazione è come se si nominasse docenti in possesso di laurea in lingue per l’insegnamento della matematica, solo perché detti docenti appartengono alle categorie protette!"

Verrebbe, a loro dire, violato anche il principale diritto allo studio degli alunni diversamente abili: "Il Tribunale di Foggia, con ordinanza del 15 dicembre c.a, ha preferito, in maniera “pilatesca”, non esprimersi in merito alla tutela dei legittimi diritti degli alunni disabili e dei docenti specializzati, ed ha rigettato il nostro ricorso cautelare, sostenendo che non vi è alcun pregiudizio o pericolo a posticipare la decisione ad altra data" scrivono. 

E aggiungono: "Secondo il Tribunale, il fatto che docenti specializzati siano rimasti senza lavoro e senza percepire la retribuzione, ma soprattutto che ad alunni disabili sono stati assegnati docenti che, pur non mettendo in dubbio il loro impegno, sono privi delle competenze tecniche e preparazione adeguata per approcciare le diverse disabilità, non è una motivazione, sostiene sempre il Giudice adito, di per sè sufficiente a giustificare l'emissione di un provvedimento cautelare".

Secondo il prof. Massimo Russo il Tribunale avrebbe trascurato "di valutare la lesione dei diritti dei disabili assecondando l'impostazione della stessa amministrazione scolastica che, a sua volta, preferisce ignorare quanto prescritto dall'art. 14, comma 6, della legge 104/1992 secondo il quale: "l'utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati".

I ricorrenti, nel denunciare "tale improvvida ordinanza" del Tribunale di Foggia, comunicano che continueranno a lottare nelle più opportune sedi giudiziarie e sindacali, affinché venga fatta giustizia. "Ci auguriamo che tale lotta possa essere sostenuta anche dalle famiglie degli alunni con disabilità, affinché le stesse pretendano che i propri figli siano affidati a docenti con competenze specifiche ed in possesso di specializzazione, per realizzare quella integrazione scolastica da tutti professata ma che oggi viene “calpestata” da assurde decisioni ministeriali" e, concludono, "trascurata" da chi ha optato per una decisione "pilatesca e dilatatoria”.
 

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