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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Le lamentele di Romito sulla giornalista e la risposta choc dell'ex assessore: "No, quella morirà"

La conversazione captata tra Michele Antonio Romito del 'Guarda che Luna' e l'ex assessore Angelo Salvemini il 25 novembre 2022 nello studio dell'avvocato penalista finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta 'Giù Le Mani'

"No, quella morirà". E' la frase choc che l'ex assessore ai Lavori Pubblici di Manfredonia Angelo Salvemini, avrebbe pronunciato all'indirizzo della giornalista de 'L'Attacco', Lucia Piemontese, nel corso di un incontro avvenuto il 25 novembre 2022 presso lo studio dell'avvocato penalista con Michele Antonio Romito, proprietario del ristorante 'Guarda che Luna', rispetto al quale il 22 novembre la testata giornalistica aveva pubblicato un articolo intitolato 'Guarda che Luna, ennesimo ricorso', che, si legge nelle carte del Gip titolare dell'inchiesta Odette Eronia, riportavano le fotografie di Romito e del figlio Francesco.

In quella circostanza Michele Romito si lamentava con la vicedirettrice del quotidiano diretto da Piero Paciello: "Io ti dico un fatto qua...l'articolo di giornale sempre di continuo...la foto del bambino...questo e quest'altro io...sopra l'Attacco devi vedere che cazzo hanno combinato". 

Salvemini, riferendosi alla giornalista, commentava: "No, quella morirà".

"Non riesco al momento a dire altro se non rivolgere un ringraziamento alla squadra Stato" il commento sui social della collega Piemontese.

Solidarietà all'indirizzo della giornalista sipontina, "per la gravissima situazione di pericolo che corre per aver svolto con diligenza il proprio dovere di informare la cittadinanza di quanto stava accadendo a Manfredonia", è stata espressa dal consigliere regionale Antonio Tutolo: "Quel “quella morirà” ci deve far tenere alta la guardia e proteggere chi fa informazione in territori a rischio". 

"In tempi in cui si vorrebbe limitare il lavoro dei giornalisti, anche attraverso interventi legislativi, emerge invece proprio dalle carte dell’inchiesta, che hanno portato a sette arresti, che la vera “minaccia” era la giornalista che raccontava i fatti senza paura. Come ho già detto quasi un anno fa, in occasione di un episodio altrettanto grave che ha visto la stessa cronista vittima di attacchi volgari, è necessario sostenere i giornalisti che svolgono la loro professione con dedizione e serietà, poiché sono loro che sorvegliano, denunciano, mettono in luce ciò che si vorrebbe tenere nell’ombra e danno voce a chi non ce l’ha. Piemontese svolge un lavoro giornalistico prezioso per la comunità e dunque la politica, le istituzioni e lo Stato si devono impegnare di più per lei e per tutti quei cronisti che tengono i riflettori accesi su dinamiche malavitose e malaffare".

Sulla vicenda è intervenuta anche La Figec Cisal, Federazione italiana giornalismo editoria e comunicazione, con il coordinatore regionale Giuseppe Mazzarino, componente della giunta esecutiva nazionale, e con i consiglieri nazionali Michele Loffredo e Miki De Finis: "L’informazione è un bene pubblico troppo prezioso per lasciare i giornalisti in solitudine. La Figec Cisal chiede che le autorità preposte all’ordine pubblico intensifichino le attività di prevenzione e vigilanza, a tutela di chi esercita il diritto-dovere di informare, e conferma solidarietà e vicinanza alla collega Piemontese". 

Solidarietà all'indirizzo della vicedirettrice de L'Attacco Lucia Piemontese, è stata espressa anche dal Movimento 5 Stelle: "Giornalista coraggiosa, svolge la professione che ha scelto e che ama con passione, rigore, correttezza. Da anni segue anche le delicate vicende relative alla cronaca amministrativa della sua città, Manfredonia, che troppo spesso è degenerata e degenera nella cronaca nera e giudiziaria. Per questo nel maggio del 2022 è stata bersaglio di scritte sessiste di uno squallore inaudito, che non hanno scalfito la sua professionalità e la sua integrità ma piuttosto aumentato la stima nei suoi confronti. Adesso gli organi di informazione hanno riportato, scorrendo le intercettazioni legate all’inchiesta 'Giù le mani', una frase gravissima e inquietante pronunciata da una persona che ricopriva un’importante carica istituzionale. Una minaccia che va ben oltre l’intimidazione e la persona, e manifesta un’aperta e inaccettabile insofferenza per la libertà di stampa e l’informazione non condizionata e piegata ad altre finalità. Il Movimento 5 Stelle a ogni livello, nello stigmatizzare questi episodi ed esprimere preoccupazione per una deriva pericolosa che non può e non deve assolutamente essere ignorata e minimizzata, esprime piena solidarietà e vicinanza a Lucia Piemontese".

lI consigliere regionale Sergio Clemente, il segretario provinciale Matteo Iacovelli, gli assessori, i consiglieri comunali, i componenti del coordinamento provinciale di Azione esprimono la loro solidarietà alla giornalista: "Condanniamo fermamente ogni forma di violenza e intimidazione, specie se rivolta a una giornalista, e ogni tentativo di condizionare la stampa, che per esercitare correttamente il suo ruolo deve essere libera".

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