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Cronaca Cagnano Varano

Cagnano non dimentica Di Gennaro, il maresciallo promosso a Luogotenente ucciso in servizio

Presenti, oltre alle autorità civili e militari, anche anche il padre, la sorella e la compagna del luogotenente, testimoni viventi del profondo dolore causato dalla sua prematura scomparsa

Sono trascorsi tre anni dall'omicidio del maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro (promosso Luogotenente con l'onorificenza della medaglia d'oro al valor civile). Per l'occasione, l'Arma dei carabinieri ha voluto ricordare un suo figlio, figura esemplare di servitore dello Stato, che con la quotidiana dedizione e l’encomiabile impegno profuso, spinti fino all’estremo sacrificio, ha sublimato una vita mirabilmente dedicata al servizio della comunità. La cerimonia solenne, organizzata dal comando provinciale carabinieri di Foggia si è svolta oggi alle 10.30 in Cagnano Varano presso il locale Palazzetto dello Sport con deposizione di un cuscino floreale nei pressi della targa marmorea titolata al graduato defunto. La stessa è stata anticipata alle 10 da un momento di raccoglimento sul luogo teatro dell’efferato omicidio dove è stato deposto un cuscino floreale.

Alla cerimonia hanno partecipato il Prefetto di Foggia, il comandante della Regione Carabinieri Puglia, i vertici delle Forze di Polizia della Provincia, i Sindaci di Cagnano Varano, Ischitella e San Severo, Don Salvatore Ranieri della Parrocchia San Francesco di Cagnano Varano nonché ulteriori Autorità locali civili e militari. Presenti anche il padre, la sorella e la compagna del luogotenente, testimoni viventi del profondo dolore causato dalla sua prematura scomparsa.

Durante la cerimonia alcune scolaresche, presenti all’evento, hanno letto diversi componimenti realizzati in memoria del militare caduto in servizio segno tangibile del legame dell’Arma con la popolazione. Il 13 aprile del 2019 il Maresciallo Maggiore Di Gennaro era in auto con il carabiniere Pasquale Casertano. I due stavano effettuando un normale servizio per le strade di Cagnano Varano quando furono chiamati da Giuseppe Papantuono. Il Luogotenente Di Gennaro abbassò il finestrino per chiedere a Papantuono cosa volesse, ma il 65enne sparò diversi colpi di pistola uccidendo Di Gennaro e ferendo Casertano. Il processo a carico di Papantuono si è concluso in primo grado davanti ai giudici del Tribunale di Foggia con la condanna all’ergastolo, divenuta irrevocabile. Il 20 dicembre 2019, il Maresciallo Maggiore Di Gennaro è stato insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria con la seguente motivazione: "Addetto a Stazione distaccata operante in un'area caratterizzata da un elevato indice di criminalità, con spiccata professionalità e determinata iniziativa, nel consapevole adempimento dei propri doveri, durante un servizio di controllo del territorio, insieme ad altro militare, non esitava ad avvicinare per un controllo un pericoloso pregiudicato, denunciato nei giorni precedenti, il quale, mosso da irragionevole risentimento, estraeva repentinamente una pistola, esplodendo diversi colpi d'arma da fuoco che lo ferivano mortalmente. Splendido esempio di quotidiana dedizione e impegno profuso in favore della comunità ed esemplare interprete dei più alti valori dell'Arma dei Carabinieri, spinti fino all'estremo sacrificio",

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