Lerario incastrato dalle intercettazioni: indagati imprenditori e funzionario. Scattano le perquisizioni

Ieri mattina, all’indomani dell’arresto con l’accusa di corruzione dell’ex responsabile della sezione protezione civile della Regione Puglia, Mario Antonio Lerario, alla quale Emiliano nella primavera scorsa aveva assegnato la gestione della campagna vaccinale – prontamente rimosso e sostituito dopo l’arresto in flagranza di reato avvenuto mentre il funzionario aveva con sé una busta con dentro 10mila euro che gli avrebbe consegnato un imprenditore – la GdF di Bari ha eseguito una serie di perquisizioni nei confronti di sette persone, tra cui un funzionario della Regione Puglia, Antonio Mercurio di Grumo Appula (responsabile unico del procedimento per la realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera), indagati in concorso con Lerario, a vario titolo, per i reati di corruzione, turbativa d’asta e falso.

Secondo quanto riporta l'Ansa le perquisizioni sarebbero scattate nei confronti di Francesco Girardi di Acquaviva delle Fonti, Antonio Illuzzi di Giovinazzo, Luca Ciro Giovanni Leccese di Foggia, Donato Mottola di Noci, Domenico Tancredi di Altamura, Sigismondo Zema di Bari, tutti imprenditori e tecnici.

L’inchiesta sull'ospedale riguarda la procedura di affidamento dei lavori e i costi di realizzazione, inizialmente stimati in 9 milioni di euro, poi lievitati a oltre 17 milioni. L'ospedale, la cui gestione è affidata al Policlinico di Bari, è stato realizzato un anno fa in 45 giorni all'interno di tre padiglioni della Fiera del Levante, requisiti nel novembre 2020 dalla Prefettura per accelerare l'iter, e contiene 152 posti di terapia intensiva e sub-intensiva. Lerario pare fosse da tempo sottoposto ad intercettazioni ambientali audio-video nella sua auto. Così i finanzieri avrebbero scoperto la consegna di una busta col denaro, che ha poi portato al suo arresto.