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Cronaca

Concedevano prestiti a imprenditori, ma a tassi usurari: quattro arresti a Foggia

Arrestati alle prime luci dell'alba Michele De Tinno, Matteo, Nardino e Luigi Matteo Piserchia, foggiani responsabili di usura, che hanno poi beneficiato dei domiciliari

Quattro persone sono state accusate di aver prestato denaro a famiglie e imprenditori in difficoltà, ma a tassi usurari fino al 100% annui. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza nei confronti dei fratelli Matteo e Nardino Piserchia di 63 e 59 anni, del loro zio Luigi Matteo di 70 e del 64enne Michele De Tinno, che hanno poi beneficiato della misura degli arresti domiciliari.

Le vittime sono due imprenditori edili di Foggia, di cui uno, a fronte di un prestito di poco meno di 60mila euro, si era visto costretto a consegnare circa 113mila euro. Imprenditore che però vantava 1 milione di euro dalla Pubblica Amministrazione. La terza vittima ha dovuto consegnare la sua automobile per non essere riuscita a ripagare un prestito di 2mila euro suddiviso a rate mensili di 200.

L’operazione ha avuto origine da una complessa attività investigativa che ha portato alla luce il grave scenario del fenomeno usurario in provincia di Foggia. Sono state tracciate evidenti responsabilità a carico dei personaggi coinvolti nell’indagine, che si sono relazionati con numerose persone tra cui imprenditori in stato di bisogno, concedendo prestiti di denaro a tasso usurario. Nel corso delle indagini è stato chiarito, in maniera dettagliata, come nelle logiche espansionistiche i quattro hanno influenzato sia il ramo imprenditoriale che quello delle piccole famiglie in difficoltà economiche

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