Le campagne foggiane 'proliferano di marijuana': scoperta un'altra piantagione, tre arresti
Scoperte oltre 1600 piante di cannabis indica di un'altezza media di 3-4 metri, per un peso complessivo di oltre 3,5 tonnellate dalle quali ricavare 77 kg di principio attivo puro e circa 3 milioni di dosi medie singole
Le campagne del Tavoliere ‘proliferano’ di marijuana. Un’altra piantagione è stata scoperta nei campi a ridosso del fiume Ofanto, nei territori a confine tra Cerignola e Loconia. A scoprirla sono stati i militari della compagnia ofantina, insieme al personale del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari.
Grazie ad una accurata perlustrazione da terra e dall’alto, i carabinieri si sono imbattuti in una immensa coltivazione di marijuana occultata alla perfezione tra la vegetazione spontanea a ridosso del corso d’acqua. La piantagione era composta da quasi 1600 piante di cannabis indica di un’altezza media di 3-4 metri, per un peso complessivo di oltre 3,5 tonnellate. Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro.
Le analisi del Laboratorio Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Foggia hanno permesso di stabilire che da quanto sottoposto a sequestro era possibile ricavare poco meno di 77 kg di principio attivo puro nonché circa 3 milioni di dosi medie singole, sulla base delle tabelle ministeriali. Una quantità in grado di generare un ingente profitto economico, in base al taglio dello stesso.
Per il fatto, sono stati arrestati, in flagranza di reato, Michele Virgilio, classe ’90, Riccardo Virgilio, classe ’93, e Savino Dalessandro, classe ’70, tutti cerignolani, per coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana in concorso con l’aggravante dell’ingente quantitativo. I tre sono stati individuati come i responsabili dell’illecita coltivazione e sono stati sorpresi mentre erano intenti ad occuparsi del raccolto. All’esito della convalida dell’arresto, i tre sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
