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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Angina stabile: ricerca scientifica realizzata all’ospedale di Manfredonia

Si tratta della sperimentazione di un farmaco che regola in modo "intelligente" la frequenza cardiaca nei casi di angina stabile. Angelo Riccardi "Un notevole contributo alla scienza"

Prestigioso riconoscimento scientifico all’Ospedale San Camillo De Lellis di Manfredonia per l’importante ricerca clinica svolta presso la struttura di cardiologia del nosocomio sipontino e presentato nei giorni scorsi al Congresso mondiale di cardiologia svoltosi a Dubai.

Scopo di questo importante lavoro, pubblicato dalla autorevole rivista scientifica “Circulation”,  è stato quello di valutare il miglioramento della qualità della vita in 238 pazienti con cardiopatia ischemica cronica (angina stabile) impiegando un nuovo farmaco che ha come riferimento di base la ivabridina, capace di determinare una significativa riduzione della frequenza cardiaca.

La sperimentazione è stata condotta dal dottor Graziano Riccioni, dirigente medico del reparto UTIC-Cardiologia dell’ospedale di Manfredonia, assieme al dottor Gaetano Prencipe e l’equipe medica della stessa Unità operativa in collaborazione col Dipartimento di scienze biochimiche dell’Università di Chieti.

Il farmaco sperimentato – spiega il dottor Riccioni – appartiene alla classe dei bradicardizzanti puri ed è in grado di ridurre la frequenza cardiaca in modo particolarmente selettivo andando ad integrare con alcuni canali molecolari presenti nelle cellule del nodo seno striale, la parte cioè del cuore dove si produce lo stimolo per la contrazione cardiaca, dove passa una corrente di ioni sodio responsabile della ripolarizzazione della cellula miocardica. Un farmaco “intelligente” - annota Riccioni – per la sua capacità selettiva di intervenire a frequenze cardiache particolarmente elevate maggiori cioè di 70 battiti al minuto, mentre invece allorquando la frequenza cardiaca e piuttosto bassa il farmaco non esplica la sua attività”.

Il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi ha fatto pervenire agli autori della interessante ricerca, le congratulazioni personali e della città, evidenziando come “ancora una volta l’Ospedale cittadino si segnala per attività cliniche di alto livello scientifico che si traducono in supporti sociali spesso di vitale incidenza sui pazienti. Questo nuovo ritrovato farmacologico non mancherà infatti di aprire nuovi scenari di speranza per quei pazienti affetti da quella patologia cardiaca peraltro alquanto diffusa. E’ l’ennesima riprova della validità dei nosocomi cosiddetti periferici i quali senza tanti clamori e troppo spesso senza mezzi adeguati, riescono a dare sostanziali contributi alla scienza e dunque a quanti hanno bisogno di cure mediche”.

GIANDIEGO GATTA - Voglio esprimere un sentito ringraziamento per lo spirito di abnegazione con cui il dott. Graziano Riccioni, dirigente medico del reparto Utic-Cardiologia dell’ospedale San Camillo De Lellis di Manfredonia, insieme al dott. Gaetano Prencipe e agli altri colleghi della stessa unità operativa hanno valutato gli effetti dell’ivabradina nel trattamento dell’ angina cronica stabile e quindi sul miglioramento della qualità della vita in soggetti cardiopatici.  

Benché il personale della struttura ospedaliera sipontina abbia subito negli ultimi periodi notevoli pressioni dovute alla sua paventata chiusura e/o ridimensionamento, si e’ portato a termine uno studio importantissimo che e’ la prova-provata dell’altissimo livello professionale presente nel reparto di cardiologia e nel nosocomio di Manfredonia, che necessita pertanto di ulteriori risorse, mezzi e uomini, per esprimere appieno le proprie potenzialità e fornire alla vasta platea degli utenti servizi qualificati a tutela della salute.

Una risposta chiara ed inequivocabile allo scellerato obiettivo di “qualcuno” di depotenziare un nosocomio, quello di Manfredonia, ricco di eccellenze umane e professionali.


 

 

 

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