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Cronaca

Occhi puntati su 'Foggia Più Verde': scattano gli accertamenti per il "ripristino della legalità nell'appalto"

Partite le verifiche in merito alla sussistenza di irregolarità ed ipotesi di condizionamento riportate nella relazione che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose. I commissari si avvarranno del supporto dei sovraordinati assegnati al Comune

La commissione straordinaria che gestisce il Comune di Foggia ha acquisito i poteri del Collegio degli ispettori per compiere le necessarie verifiche sulla vicenda amministrativa relativa alla procedura di manutenzione del verde pubblico, riservandosi, all’esito delle verifiche, “l’adozione di ogni provvedimento necessario per il ripristino della legalità nell’ambito dell’appalto”. Lo ha deliberato lo scorso 1 febbraio.

I commissari Marilisa Magno, Rachele Grandolfo e Sebastiano Giangrande si avvarranno del supporto tecnico-giuridico di Giuseppe Zuccaro, avvocato dello Stato, dell’ingegnere Gianrodolfo Di Bari, di Domenico Lomazzo e Francesco Fasano, funzionari assegnati al Comune di Foggia in posizione di sovraordinazione. Si tratta di personale di amministrazioni ed enti pubblici assegnati dal prefetto su richiesta della commissione straordinaria ai sensi dell’articolo 145 del Tuel.

A far scattare ulteriori accertamenti sono le vicende, “per le quali si impone una approfondita analisi”, riportate nella relazione di accompagnamento al decreto del presidente della Repubblica del 6 agosto 2021 che ha affidato la gestione del Comune di Foggia ad una commissione straordinaria.

L’attività ispettiva si concluderà entro 60 giorni. La dirigente del Servizio Ambiente e Verde Pubblico, ingegnere Concetta Zuccarino, dovrà mettere a disposizione tutti gli atti relativi al procedimento di gara e l’ulteriore documentazione che dovesse rendersi necessaria.

Il comma 4 dell’articolo 145 del Testo Unico degli Enti Locali stabilisce che, al termine degli accertamenti, “la commissione straordinaria adotta tutti i provvedimenti ritenuti necessari e può disporre d'autorità la revoca delle deliberazioni già adottate, in qualunque momento e fase della procedura contrattuale, o la rescissione del contratto già concluso”. La procedura si attiva nei casi in cui lo scioglimento è disposto con riferimento a situazioni di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso, connesse all'aggiudicazione di appalti di opere o di lavori pubblici o di pubbliche forniture, ovvero l'affidamento in concessione di servizi pubblici locali.

Per legge il collegio ha “il compito di verificare la correttezza delle procedure di appalto e di acquisire ogni utile notizia” sull’impresa aggiudicataria. Nella premessa della delibera commissariale si ricorda come il Comune sia stato commissariato in quanto “la relazione prefettizia rileva come gli esiti dell'indagine ispettiva abbiano chiaramente evidenziato la pervasività della criminalità organizzata in aree amministrative dell'ente, con particolare riguardo al settore competente dell'affidamento dei servizi pubblici, ingerenza favorita da una colpevole inosservanza delle disposizioni normative da parte degli apparati amministrativi nelle procedure seguite per gli affidamenti e, soprattutto, nelle verifiche antimafia”.

Gli accertamenti riguardano la ditta Foggia Più Verde, che si occupa del servizio di manutenzione del verde pubblico orizzontale e verticale dal 2017. Nelle more dell’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento del servizio per il triennio 2022-2025, l’appalto è stato prorogato fino alla stipula del nuovo contratto.

La ditta figurava nella relazione della commissione di accesso. “L’accertata ‘timidezza’ del Comune di Foggia, nell’attivare le verifiche antimafia nei confronti della società – si leggeva – assume connotati davvero preoccupanti, se si considera la presenza nella stessa di dipendenti contigui alla criminalità organizzata, sui quali si è soffermata l’attenzione della commissione”.

All’amministratore unico dell’impresa – come si rilevava nella relazione - sono riconducibili varie società aggiudicatarie di importanti appalti, come quello per la realizzazione del parco urbano ‘Campi Diomedei’.

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