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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Pneumatici fuori uso utilizzati per rifare le strade: oltre 4mila richieste di ritiro dai gommisti pugliesi

Complessivamente in Puglia nel 2023 Ecopneus ha raccolto e riciclato l’equivalente in peso di circa 1.347.000 pneumatici fuori uso ed esaudito oltre 4.203 richieste di prelievo presso i gommisti serviti sul territorio

Ben 308 km di asfalti in gomma riciclata: sono quelli che si potrebbero realizzare con il recupero di 12.120 tonnellate, equivalenti a circa 1.347.000 pneumatici da autovettura, raccolte e recuperate in Puglia nel 2023 da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, responsabile di circa il 60% dei Pfu generati ogni anno in Italia: circa 200mila tonnellate, l'equivalente in peso di circa 22 milioni di pneumatici per automobile, rintracciate capillarmente in tutti i comuni.

Secondo i dati di Ecopneus, la Puglia è la settima regione in Italia per quantità di pneumatici fuori uso generati e raccolti nel 2023, un dato strettamente legato al numero di abitanti e al numero di veicoli circolanti. Ecopneus ha esaudito 4.203 richieste di prelievo arrivate da gommisti, stazioni di servizio e autofficine.

Andando nel dettaglio provinciale, Ecopneus ha raccolto 3.413 tonnellate in Provincia di Bari, 1.110 nella Bat, 920 tonnellate nella provincia di Brindisi, 2.647 in Capitanata, 2.581 tonnellate nella provincia di Lecce e 1.452 tonnellate nel Tarantino.

A livello nazionale in testa troviamo la Lombardia con 29.941 tonnellate, poi il Veneto con 18.775 tonnellate, seguita dal Lazio con 17.074 tonnellate, Campania (16.205 ton), Emilia-Romagna (15.294 ton.), Sicilia (14.443 ton.), Toscana (11.984 ton.), Piemonte (11.176 ton.), Marche (6.252 ton.), Trentino-Alto Adige (5.957 ton.), Sardegna (5.882 ton.), Calabria (5.803 ton.), Liguria (4.915 ton.), Abruzzo (4.398 ton.), Friuli-Venezia Giulia (2.135 ton.), Basilicata (1.282 ton.), Umbria (1.758 ton.), Molise (1.358 ton.) e Valle d’Aosta (151 ton.). A livello nazionale, nel 2023, Ecopneus ed esaudito oltre 65.800 richieste di prelievo di Pneumatici Fuori Uso presso oltre 23mila gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta Italia registrati nel sistema informatico di Ecopneus.

Dichiara Alessandro De Martino, Presidente di Ecopneus. "Abbiamo mantenuto alti standard di servizio, garantendo una raccolta omogenea e capillare in tutta Italia. Proiettati verso il futuro, continuiamo a perseguire la nostra visione di eccellenza, orientando i nostri sforzi anche verso l'innovazione e lo sviluppo di nuove pratiche sostenibili nel trattamento dei Pfu. L'impiego dei pneumatici fuori uso come risorsa energetica, la ricerca di nuove applicazioni nell'ambito degli asfalti e l'esplorazione delle possibilità offerte dal riciclo chimico, come la pirolisi, sono le sfide che ci stimolano a eccellere. Il nostro impegno va oltre il presente, affrontiamo con consapevolezza le sfide emergenti, mantenendo un impegno costante nella valorizzazione di un settore strategico per il nostro Paese”.

La gomma che si ottiene dal riciclo è un materiale prezioso ed ampiamente utilizzato in tutto il mondo per la realizzazione di superfici sportive, campi da calcio, per asfalti silenziosi, sicuri e duraturi, isolanti acustici, arredi urbani o impiegata per il recupero energetico.

Ad oggi il mercato della gomma riciclata è in costante crescita, Ecopneus si sta dedicando fattivamente a nuovi filoni e settori applicativi attraverso un costante lavoro di ricerca e sviluppo, come il riciclo chimico e le applicazioni in ambito industriale distinguendosi inoltre per l’impegno profuso nel fornire supporto e consulenza alle amministrazioni locali sulle soluzioni innovative ed ecosostenibili offerte dalla gomma riciclata.

Tra queste, un ruolo di primo piano è rappresentato degli asfalti modificati con gomma riciclata che stanno infatti emergendo come una delle soluzioni più efficaci e una valida scelta strategica per la rete viaria nazionale, sia urbana che extra urbana.

Questa tecnologia, già impiegata in circa 700 km di strade italiane, combina sicurezza, sostenibilità ambientale e prestazioni meccaniche di alto livello.

Contribuiscono alla riduzione del rumore del traffico fino a 5 dB e hanno una durata fino a tre volte superiore agli asfalti tradizionali, resistendo meglio all'usura e alla formazione di crepe e buche, un aspetto che comporta anche minori costi di manutenzione nel medio-lungo termine.

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