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Domenica, 28 Aprile 2024
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Serracapriola eterna il ricordo delle sue 20 vittime del Covid private dei funerali

Il 18 marzo sarà scoperta una targa sulla parete della Cappella del cimitero comunale. Il 5 novembre 2020 il primo decesso

Nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus, che ricorre il 18 marzo, il Comune di Serracapriola dedica un “piccolo, ma significativo monumento commemorativo” ai concittadini che non ce l’hanno fatta.

Sono venti i serrani strappati alla vita dalla pandemia. In una cerimonia in programma alle 11 nel cimitero comunale, alla presenza dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe d'Onofrio, del parroco don Renato Orlando e dei familiari delle vittime, verrà scoperta una targa per onorare la memoria di tutte le persone decedute a causa del Covid e di tutti coloro che hanno fatto il possibile per impedire che la tragedia assumesse più tragici risvolti.

La lapide di marmo, donata da un concittadino, il colonnello della Guardia di Finanza Vincenzo Tartaglia, sarà apposta sulla parete della chiesetta del cimitero e reca incisa una preghiera alla Madre Vergine Signora del Monte. “Rappresenta anche un momento commemorativo solenne ai defunti che non hanno potuto ricevere il tributo delle onoranze funebri prima della sepoltura”, si legge nella delibera approvata lo scorso 22 febbraio per autorizzare l’iniziativa che cade, peraltro, nel bicentenario dell’apertura del cimitero comunale.

Di seguito la preghiera incisa sulla targa: “A te pellegrina dalla Serra a questa piccola chiesa, ristoro antico di pastori e greggi dorate sui secolari tratturi dall’Abruzzo aspro alle apule piane, i nostri antenati hanno affidato i loro cuori, supplici e fiduciosi impetrando munifiche piogge. A te, premurosa Regina del cielo, richiesero quindi materna la benedizione tua per le loro mute ceneri, qui sotto questo sacro fornice, raccolte da pietosa mano filiale, nella sicura attesa per la beata resurrezione. Vergine del Monte dai dunque consolazione a noi ed eterna requie alle nostre sorelle e ai nostri fratelli, vittime inermi del coronario morbo crudele che nel ricordo vogliamo oggi a Serra eternare. Sgomenti e soli hanno esalato l’ultimo loro sordo respiro, lontani dalle loro case, privati di ogni consolazione e speranza, immolati nel fallace governo della salute che la virulenza del morbo induceva, cosicché rapido poi seguiva fugace il commiato donato ancora sotto questa antica volta per l’estrema dimora in questo sacro campo silente. Con la mente a quei giorni di angoscia e la fiducia perché quei momenti non abbiano mai più a ripetersi, stante sodale la comunione di intenti fra don Renato Orlando, presbitero per le matrici pievi di Serracapriola, e il suo sindaco, Giuseppe d’Onofrio, Vincenzo Tartaglia delle Fiamme Gialle d’Italia e della sua terra memore, volle donare questa targa, auspice e mentore ricordando il 5 novembre 2020 quando nella Serra del bieco virus, prima e solitaria vittima mosse incontro ai mani la genitrice nostra, aprendo luttuoso il novero”.

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