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I Giovanissimi trionfano alla corsa dei buoi di Chieuti, ma gli animalisti tornano alla carica

Porteranno in processione la statua di San Giorgio. E dopo la Carrese, sette associazioni si rivolgono al Parlamento Europeo

Il carro dei Giovanissimi semina gli avversari e già un centinaio di metri prima del traguardo ha iniziato a festeggiare. L’ordine di partenza della Carrese 2023 era stato deciso con la tradizionale estrazione ed erano i primi.

I Giovanissimi hanno staccato gli altri gruppi nei cinque minuti della corsa dei buoi in onore di San Giorgio. Dietro di loro i carri Collefinocchio-San Vito, La Cittadella e Vaccareccia, in pratica l’ordine dettato dall’estrazione. I vincitori porteranno in spalla il simulacro del Santo durante la processione di oggi.

“Il 22 aprile, non è solo il giorno della corsa, ma è il punto di arrivo di mesi di duro lavoro, di ansie, di nuovi problemi da affrontare, di documenti da produrre”, ha detto il sindaco Diego Iacono nel suo discorso. “Noi siamo l’unico comune della Puglia e uno dei quattro in tutta Italia ad avere la fortuna di avere una tradizione così intensa, viva e radicata che ci spinge ogni anno nella lotta contro le avversità”, ha ricordato.

L’amministrazione promette di preservare la Carrese, oggi sottoposta a regole ferree: “Non ci arrenderemo mai. È solamente un povero illuso chi pensa di fermare un movimento così sentito e radicato nei secoli”

Anche quest’anno sono tornate alla carica gli animalisti: “Basta corse a colpi di pungoli”. Sette associazioni promettono di interessare l'intergruppo per il benessere animale del Parlamento Europeo affinché “accenda un riflettore su quanto accade ai buoi di Chieuti”. Sulle barricate Animalisti onlus (Alessandro Mosso); Comitato Europeo Difesa Animali odv (Francesco Fortinguerra); Gaia Animali e Ambiente odv (Edgar Meyer); IHP Italian Horse Protection onlus (Sonny Richichi); Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente ets (Roberto Cavallo); Movimento Antispecista (Massimo Terrile); Oipa Italia odv (Massimo Comparotto).

“Questa manifestazione non può essere tollerata in una società civile degna di questo nome perché comporta stress, panico e sofferenza ai buoi, ed ha portato addirittura a un incidente mortale nel 2018”, scrivono contestando soprattutto l’uso dei pungoli. “Anche i Servizi Veterinari Asl sono categorici”.

Chiedono quanti soldi pubblici siano stati spesi per le misure di sicurezza lungo il tragitto della corsa, obbligatorie dopo il 2018. “Non riusciamo a capire come possa essere accettata dalla Curia vescovile una manifestazione che è quanto di più distante dall'ispirare lo spirito cristiano - aggiungono - non invita certo alla devozione e all'interiorità, ma stimola soltanto un selvaggio istinto di competizione”.

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