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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La giornata storta nel "Pianeta Landella", la rivolta dei foggiani e quei 130 minuti d'inferno tra la 'Pandemia' e Conte

Mercati chiusi, aperti e chiusi. Tutto in 24 ore. Nel mezzo l'OMS certifica la Pandemia per Coronavirus e il premier Giuseppe Conte tira fuori il decreto che boccia l'idea del sindaco di Foggia di riaprire i mercati rionali

In centotrenta minuti si è scatenato l'inferno nel giorno dei mercati chiusi e aperti a intermittenza a Foggia. Nel lasso di tempo intercorso tra il videomessaggio di Franco Landella, diventato virale, e l'ultimo editto del Premier Giuseppe Conte è scoppiata la sommossa popolare e la Rete gli si è rivoltata contro.

Solo un'ora e mezza prima, l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato la pandemia per il Coronavirus. Alle 19.30 in punto di mercoledì il sindaco di Foggia ha lanciato un filmato a effetto dinamite. Per due giorni, insieme all'assessore all'Annona Sonia Ruscillo e alla Polizia Municipale aveva lavorato al piano antiassembramento per regolare l'accesso secondo modalità contingentate con l'ausilio delle associazioni di protezione civile. Si era messo i guanti e aveva anche corretto il tiro, come suggerito dall'eterno avversario Giuseppe Mainiero, ex candidato sindaco di Foggia in Testa, riportando l'esatta interpretazione del decreto sulle medie e grandi strutture che esclude dall'obbligo di chiusura i punti vendita di generi alimentari: i supermercati sono aperti nel weekend. 

La Rete si è infiammata, ha invocato l'intervento del prefetto e finanche le dimissioni. L'opposizione è partita alla carica: "La Polizia municipale non è in grado di fare i controlli ordinari sulla circolazione delle auto e dovrebbe regolare l’accesso al Rosati, al Venerdì e nei mercati rionali? Chi? Come? Con quali rischi? Gli assembramenti contrari alla legge saranno inevitabili - si era affrettato a dire il PD di Foggia - Il sindaco Landella, se vuole fare qualcosa di buono, organizzi la consegna a domicilio della spesa per le persone anziane e non autosufficienti". Punto primo del giorno i mercati, si era espresso anche l'ex candidato sindaco Pippo Cavaliere: "La decisione mi sembra illogica, irrazionale, pericolosa, in contrasto con il buon senso e con tutte le raccomandazioni che vengono sistematicamente impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri".  

I coordinatori provinciali di Italia Viva Rosa Cicolella e Aldo Ragni avevano definito "folle e irresponsabile" l'intenzione di riaprire i mercati. Le bordate sono arrivate anche dalla maggioranza. A sbroccare, seppure contenendosi sui social, è stato il presidente del Consiglio comunale Leonardo Iaccarino, che solo la mattina aveva bloccato ogni tipo di attività dei componenti della massima assise fino al 3 aprile, dopo aver convocato la Conferenza dei capigruppo: "La riapertura del mercati rionali? In pieno clima di emergenza rappresenta una scelta del tutto sbagliata". Infuriato, raggiunto al telefono aveva mollato i freni: "È da irresponsabili, sta su un altro pianeta". Sommessamente, anche il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Francesco D'Emilio aveva chiesto all'amico Franco Landella la chiusura immediata dei mercati rionali. Alle 22.58 il sindaco faceva marcia indietro, sulla scorta del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale.

L'Articolo 1, comma 1, recita così:  "Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari". Una delle Faq, domande frequenti sul Decreto "Io resto a casa", il precedente, chiariva che non era prevista la chiusura "relativamente alla vendita di generi alimentari nei mercati coperti e in quelli all’aperto recintati dove è previsto il controllo dell’accesso".

Alla fine di una giornata no per il sindaco Franco Landella, i foggiani dopo aver archiviato il cortocircuito come una figuraccia si sono lasciati andare all'ironia sui social. Le opposizioni hanno guadagnato punti, sguazzando nella pioggia di commenti velenosi. Gliene hanno dette di tutti i colori. È successo tutto in meno di 24 ore, giusto il tempo di chiudere i mercati, riaprirli e poi richiuderli. È solo un giorno che non va. 

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