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I podisti di Capitanata anche a Lisbona

Giornata rovente e memorabile per i podisti-turisti di Capitanata, che in quel di Lisbona hanno conquistato l’ennesima medaglia, mai come questa volta con fatica e sudore!

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Percorso più che ondulato nella prima parte per la maratona, con uno scenario mozzafiato “là dove finisce la terra e inizia l’Oceano”, tra il suono fragoroso delle alte onde dell’Oceano e il vento che mitigava anche se di poco i 32° segnati dal termometro. E poi lo scalpitio delle scarpette sull’asfalto, la fatica, la gioia e la commozione dei corridori incitati dal pubblico e ricaricati dalle numerose orchestrine rock presenti lungo il percorso! La meraviglia della costa con la Bocha de Inferno, la bella e ridente Cascais, il rettilineo infinito sotto un sole cocente mitigato solo dai numerosi ristori presenti. E poi finalmente la Torre di Belen, il Cristo Re e il Ponte……………..e la consapevolezza di avercela quasi fatta.

Ancora qualche chilometro, il caldo che diventa insopportabile e una forza che ti spinge oltre tutte le più rosee attese. Finalmente i volti amici degli accompagnatori che ti danno l’energia per arrivare trionfanti al traguardo. Un’altra esperienza incredibile, per chi l’ha vissuta per la prima volta davvero magica! Ed ecco il traguardo, la medaglia e un’emozione infinita! Partenza dal maestoso Ponte Vasco da Gama, il ponte sospeso più lungo d’Europa, per la mezza maratona e per la 6 km. Percorso sotto il sole, sviluppato nella zona industriale della città con ingresso trionfale in Praca do Comercio, dove per tutti c’è l’accoglienza festosa dei sostenitori e la tanto sospirata medaglia! E poi Lisbona, città della luce brillante, degli angoli magici, del 28 che si inerpica per le ripide salite, delle funicolari, del panorama mozzafiato del Cristo Re, della storia interessante e dell’arte moresca.

Le zone degli artisti, i negozi d’altri tempi e i bar unici, la Torre di Belem, simbolo della città, fortezza manuelina, il porto turistico. E di nuovo in metro verso il Parque das Nacoes per raggiungere il Ponte Vasco da Gama e tuffarsi in una visita all’Oceanario, uno degli acquari più grandi d’Europa, tra giocose lontre marine, squali, pesci palla, pinguini e pesci coloratissimi! La visita a Obidos, Nazarè, Batalha e il misticismo di Fatima, che nella sua grandiosità riesce a regalare un momento di religioso raccoglimento. Sintra, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, col suo palazzo fiabesco, di arte manuelina in cui ammirare i cortili arabi e gli azulejos (piastrelle di ceramica smaltate e decorate), fra i più antichi del Portogallo. E ancora Cabo da Roca col suo panorama mozzafiato, la boca do Inferno dove si può ascoltare la voce dell’Oceano.

La gastronomia con il superbo bacalhao degustato in tutti i modi possibili, e il dolce tipico 'Pastéis de Belem', gustosissime cartellette alla crema. Lo shopping frenetico nei caratteristici negozietti o negli immensi centri commerciali. E infine la malinconia del FADO espressione della vita: felicità,tristezza, poesia, storia. La struggente nostalgia che trasmettono le sue ballate e che accompagna il gruppo sulla strada del ritorno: anche questa è fatta……alla prossima!

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