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Luigi Miranda: “Un pezzo di storia va via con il Foggia Calcio”

“Con il prevedibile fallimento del progetto della serie D e dell'Eccellenza, ora il pallone per i foggiani rimarrà solo il ricordo di un passato glorioso e la constatazione di un presente preoccupante”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“Con il fallimento dell’U.S. Foggia, anche dopo l’estremo tentativo di ripresa dalla serie D, dopo novantadue anni di gloriosa attività, la nostra città sta per perdere un altro pezzo di storia, un elemento tutt’altro che irrilevante che ha significato anzi, per molti anni, qualcosa di importante.

Un motore dell’economia – sostiene Miranda - un prestigio e un motivo d’orgoglio per tanti tifosi che con ansia e passione attendono fino all’ultimo il verdetto finale. Sono in molti a sperare di non subire uno sfregio indelebile all’amore che da foggiani hanno e avranno per l’amata squadra di calcio.

E dopo incontri, riunioni e tavoli tecnici ora cosa ci rimane? Nulla! Che altro dovranno portarci via? Forse solo la dignità, abbandonati amministrativamente, fuori dal mondo per le varie carenze infrastrutturali, perennemente in crisi per difficoltà oggettive di gestione di ogni realtà legata all’amministrazione comunale.

E di tutto questo i cittadini che colpa ne hanno? Perché devono pagare le conseguenze di una città alla deriva a causa della mala gestione altrui? Perché non gli si lascia più nulla di buono, ora neanche la gioia di seguire e tifare per la squadra del cuore nel caro stadio Zaccheria, sempre al centro di tante polemiche e problemi.

Con il prevedibile fallimento del progetto della serie D e dell'Eccellenza, ora il pallone per i foggiani rimarrà solo il ricordo di un passato glorioso e la constatazione di un presente preoccupante, all’insegna della distruzione di tutto ciò che i foggiani amano di più.

L’auspicio è quello che, in extremis - conclude Miranda – l’incubo della scomparsa del nostro amato Foggia venga evitato da chi, senza alcun alibi e senza alcuna lungimiranza, fino ad ora ha fatto solo finta di non capire che questa è l’ora di agire, compatti e senza indugio, a tutela dell’immagine di una città che ha urgente bisogno di tornare quantomeno a sperare in un futuro diverso”

 

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