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Domenica, 28 Aprile 2024
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A Foggia un volantino in dialetto: "Mînze o mercate, è fèsse è cché prezz!!!"

Il volantino, ormai simbolo dei Mercati di Città La Prima, rievoca il linguaggio tradizionale locale ed è il loro modo di rendere omaggio a chi, orgoglioso della nostra terra, non può fare a meno di presenziare a questo importante appuntamento: la festività di Ferragosto.

I titolari dei supermercati Mercati di Città sono da sempre orgogliosi della terra foggiana e delle tradizioni a essa legata. Il dialetto per un foggiano è una vera e propria lingua che non ha nulla da invidiare a quella ufficiale, perché conserva tutte le usanze socio-culturali e antropologiche del territorio.

Anche quest’anno, come ogni anno, per la festa del 15 agosto celebrata dal tradizionale galluccio, il volantino è stato stampato in dialetto: Citte citte … “ Mînze o mercate, è fèsse è cché prezz!!!" Il volantino, ormai simbolo dei Mercati di Città La Prima, rievoca il linguaggio tradizionale locale ed è il loro modo di rendere omaggio a chi, orgoglioso della nostra terra, non può fare a meno di presenziare a questo importante appuntamento: la festività di Ferragosto. Saluta i cosiddetti ciaonè: amici e parenti che tornano alla città natale per presenziare allo “struscio” della festa della Madonna dei Sette Veli. Pertanto le vie del centro si riempiono di “frustìre” nativi.

Il volantino contiene le consuete offerte mensili che per un lettore distratto potrebbero apparire un modo scherzoso e scanzonato di pubblicizzare i prodotti in offerta del Supermercato nel periodo di agosto, invece in esso è racchiuso un prezioso contributo storico sui gelati e sorbetti ad opera di Ettore Braglia che fornisce una storia del gelato partendo dal periodo dell’Unità d’Italia, quando anche a Foggia aprirono gelaterie e Caffè. Il Caffè San Marco, infatti, era la più antica che il cultore di tradizioni foggiane ha citato evidenziando la magia della gelateria che produceva gelati al costo di cinquanta centesimi. Sempre sul volantino è riportata la storia del gelato fino ai nostri giorni, il ricordo va a quando il gelato, chiamato anche sorbetto, veniva venduto ai foggiani portato per le strade della Città dagli ambulanti che utilizzavano tricicli o cassoni refrigerati con ruote arredati con ombrelloni che servivano per farsi riconoscere. Sono citate gelaterie che ancora oggi, per tradizione, conservano il nome ed altre che, sebbene scomparse, sono presenti nei ricordi dei foggiani come la pasticceria-gelateria Cupo che tra gli anni 1960/1970 è stata un’istituzione per i foggiani che da ogni parte della Città si recava nel negozio per gustare i suoi manicaretti e il gelato. Oggi i più anziani, memoria storica della Città, la rievocano ai propri figli e nipoti.

Una poesia di Francesco Traisci racchiude l’amore per la città di Foggia, per i propri cari, citando quello che lega un foggiano al suo territorio che non dimenticherà mai, anche se sarà lontano. E, dulcis in fundo, la ricetta foggiana del tipico galluccio che invita tutti a preparare per degustare le bontà di ferragosto. Il volantino presenta tutti i prodotti in dialetto, può essere divertente consultarlo ma al divertimento unisce la possibilità di imparare il dialetto e non dimenticare le proprie radici. L’invito è rivolto alla cittadinanza di procurarsi tutti il volantino e ricordare sempre che le proprie radici non devono mai essere dimenticate. https://mercatidicitta.volantinopiu.com/volantino1426000.html

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