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Sabato, 27 Aprile 2024
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È di Apricena l'uomo più antico d'Europa: avanzata la richiesta di candidare la città a Patrimonio dell'Umanità

L'idea è di Masselli della 'Stilmarmo' che ha già inviato una nota alla ‘Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco’

A distanza di 17 anni dalla campagna di scavi che riaprì il dibattito sulle origini del popolamento di tutto il vecchio continente, resta ad Apricena il primato del ritrovamento dei resti del più antico uomo d'Europa. Era il 2006 – ne parlò tutta la stampa, persino l’edizione italiana del ‘National Geographic’ – quando un team di antropologi e paleontologi italiani delle università di ‘La Sapienza’ di Roma e di quella di Torino e di Ferrara, portò alla luce nel sito archeologico ‘Pirro Nord’ una serie di manufatti databili al Pleistocene Inferiore, quindi a circa 1 milione e 500.000 anni fa.

Si trattava di alcune schegge, probabilmente utilizzate per il trattamento delle carcasse animali, e nuclei sfruttati proprio per la produzione di schegge. Un ritrovamento che avvalorava la tesi secondo cui l’uomo fosse arrivato in Europa da Est, attraverso il cosiddetto corridoio Levantino, e non dall'Africa nord-occidentale come suggerivano i fossili spagnoli fino a quel momento considerati i più antichi.

Un primato che ha spinto Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne del gruppo industriale ‘Stilmarmo’ di Apricena a scrivere all’Unesco. Masselli ha, infatti, inviato una nota alla ‘Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco’ per chiedere di candidare la sua città a patrimonio mondiale dell’Unesco.

“Tutto il mondo deve sapere dove ebbe inizio il popolamento dell’Europa. Con l’auspicata iscrizione del sito archeologico nella lista propositiva nazionale, con cui si avvia la candidatura di un bene a patrimonio mondiale dell’Unesco, Apricena sarà meta di studio e turismo internazionale e, per l'effetto, si accorceranno le attuali distanze culturali tra gli Stati europei” Masselli giustifica così la sua idea.

“Cambiare il nome Europa con quello di Apricena e chiamare apricenesi gli europei non sarebbe neppure lontanamente immaginabile – conclude – ma candidare la città di Apricena alla lista dei patrimoni dell’umanità è il minimo che si possa fare”. Incrociamo le dita.

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