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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

Un virus e due popolazioni distinte: no-vax e vaccinati. La strategia di Lopalco per rendere il Covid-19 endemico

L'obiettivo: passare ad una situazione di endemia con puntate epidemiche stagionali, come succede per tutti i virus respiratori con cui abbiamo a che fare da sempre. Quanto ci vorrà? "Dipende da quanto saremo bravi ad implementare queste azioni di immunizzazione"

Un virus e due popolazioni distinte. Il Covid-19 pandemico per i non vaccinati ed endemico per chi si è sottoposto al vaccino. Lo spiega l'epidemiologo, già assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco. "Si parla tanto di 'pandemia dei non vaccinati', ma è bene spiegare cosa sia. La differenza fra una pandemia ed una situazione endemica risiede nell'equilibrio che si instaura fra virus e ospite umano", spiega.

"In una pandemia un nuovo virus incontra una popolazione completamente suscettibile e quindi non solo si diffonde molto velocemente, ma produce molti casi gravi. Man mano che un virus diventa endemico, pur continuando a circolare, non produce 'ondate' improvvise e, soprattutto, la proporzione di casi gravi diminuisce poiché gli individui che incontra nella popolazione sono almeno parzialmente immunizzati".

"Oggi noi abbiamo in realtà due popolazioni distinte: una completamente suscettibile dei non vaccinati. In questa popolazione il virus si diffonde con caratteristiche 'pandemiche' sia di velocità che di gravità. Nella popolazione dei vaccinati, invece, il virus si trasmette con modalità 'endemiche'. Innanzi tutto si trasmette più lentamente, perché un vaccinato diventa portatore del virus con minore probabilità e comunque per un tempo più breve. In caso di infezione, poi, le caratteristiche cliniche sono di minore gravità perché anche nei casi di fallimento vaccinale una protezione parziale resta sempre".

Cosa fare dunque per accelerare il passaggio definitivo alla situazione di endemia? "Innanzi tutto ridurre al minimo la quota dei non vaccinati. E' in questa popolazione che si innescano le ondate e si verificano i casi più gravi", spiega con convinzione. "Contestualmente bisogna rafforzare la protezione nei vaccinati con la dose di richiamo, dando priorità alla protezione dei più fragili e poi rafforzando l'immunità di comunità nelle classi di età più giovani per rallentare ulteriormente la circolazione del virus".

"Progressivamente si passerà ad una situazione di endemia con puntate epidemiche stagionali, come succede per tutti i virus respiratori con cui abbiamo a che fare da sempre". Quanto ci vorrà? "Dipende da quanto saremo bravi ad implementare queste azioni di immunizzazione. Obiettivi e strategie chiare, quindi, e per i virus è finita", conclude.

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