rotate-mobile
Salute

Non solo gli screening, la prevenzione parte dalla corretta alimentazione: "Vale per il cancro e per le malattie cronico-degenerative"

Al via la diciassettesima edizione del Med-Food Anticancer Program, organizzato dal Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione

La prevenzione passa non solo da una frequenza dei controlli, ma anche - se non soprattutto - da un corretto stile di vita, che ingloba una alimentazione sana e l'attività fisica. Sono i principi alla base del Med-Food Anticancer program, un intervento strutturato di sanità pubblica, basato sulla teoria socio-cognitiva, che ha nel Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) il regista e l’attore principale. Il Med-Food Anticancer Program segue le linee guida dell'American Institute for Cancer Research/World Cancer Research Fund (Aicr/Wcrf) e del Codice Europeo contro il Cancro che rappresentano la massima autorità in questo ambito.

Nella giornata di ieri a Palazzo Dogana è stata presentata la diciassettesima edizione del Med-Food con un seminario tenuto dal dott. Michele Fernando Panunzio, direttore del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell'Asl di Foggia. Secondo il direttore del Dipartimento di prevenzione Asl FG Giovanni Iannucci, il Med-Food è un osservatorio privilegiato perché consente di individuare la correlazione tra alcune patologie e una scorretta alimentazione: "Ci sono malattie cronico-degenerative che risentono di una alimentazione scorretta. Il Med-Food è uno strumento che consente l'apertura di un canale di comunicazione con la cittadinanza".

Iannucci ha evidenziato anche l'importanza di quella che viene definita prevenzione primaria nella quale rientra anche la vaccinazione, come nel caso del vaccino contro il Papilloma virus, che previene la formazione del tumore della cervice uterina. A questo, si affianca l'attività di screening che diventa fondamentale per l'individuazione del cancro nella fase iniziale, determinando così un ricorso a cure meno invasive: "Quando invece il tumore è già sviluppato le cure ci sono, ma si è costretti a mettere in campo procedure terapeutiche più pesanti per il fisico del paziente".

L'analisi di Panunzio è partita da un excursus sulla genesi del cancro (che secondo la rivista 'Nature' sarebbe antica quanto l'evoluzione dei primi esseri umani) e sulla sua diffusione nel mondo. Nello specifico, si è evidenziata l'incidenza quasi globale del tumore della mammella (prevalente in ben 159 paesi) nelle donne, e della prostata (112) negli uomini. Secondo le stime dell'Oms risalenti al 2019, il cancro è la prima o la seconda causa di morte negli under 70 in ben 112 dei 183 paesi esaminati e si piazza tra il terzo e il quarto posto in ulteriori 23 paesi. Dati in crescente aumento che corrispondono a un calo di mortalità da ictus e malattie coronariche: "Siamo riusciti a far calare le morti per ictus e malattie coronariche, ma non quella per il cancro", ha spiegato Panunzio. Il Direttore del Sian ha evidenziato come la diffusione di molti tumori (come quello del seno) sia più marcata nei paesi sviluppati, ma con un tasso di mortalità maggiore nei paesi in via di sviluppo. 

Tra le cause c'è un ricorso meno frequente agli screening di massa nei paesi a basso e medio reddito per gli elevati costi degli esami e la mancanza di servizi diagnostici e di trattamento. Diverso il discorso per il cancro al polmone, il secondo più diagnosticato al mondo, la cui incidenza e mortalità è ben superiore nei paesi avanzati, in parte a causa della prevalenza del fumo di tabacco. Laddove, invece, il fumo è diminuito si iniziano a registrare meno casi di tumori.

Molto interessanti i dati relativi al cancro del colon-retto, in quanto considerato "un indicatore del livello di sviluppo socioeconomico di un paese". Nei paesi nei quali sono in atto fasi di transizione significative, i tassi di incidenza aumentano a causa di mutamenti nello stile di vita e nella dieta. Nello specifico, il maggior consumo di cibo di origine animale (carne rossa o trasformata) e uno stile di vita più sedentario sono considerati fattori di rischio, al pari di un elevato consumo di alcool e fumo. Si è evidenziato, inoltre, che il cancro del colon-retto sta colpendo una popolazione sempre più giovane, tanto da indurre l'American Cancer Society ad abbassare l'età raccomandata per l'inizio dello screening da 50 a 45 anni nel 2018. Anche questo fenomeno è legato a dieta, eccesso di peso e stile di vita sedentario. Anche per quel che concerne il Diabete mellito di tipo 2 e l'obesità si è registrato un aumento dei casi, sia nelle donne che negli uomini. Tutti fattori correlati a una dieta ricca di grassi saturi, carne rossa o trasformata, zucchero e povera di frutta, verdura e cereali. Senza dimenticare il consumo di bevande dolcificate con zucchero, aumentato esponenzialmente dal 2000 al 2013. Ma anche la mutazione dei fattori riproduttivi (dall'abbassamento dell'età media del menarca all'aumento dell'età media del primo parto, fino al crescente uso del latte artificiale a danno dell'allattamento al seno) e del modello di sonno ha avuto la sua incidenza.

In conclusione, una dieta a base di cereali integrali, frutta, verdura e legumi, unita all'attività fisica, a un contestuale limitato consumo di carni lavorate, cibi ricchi di grassi e zuccheri, bevande zuccherate, alcool e al mancato utilizzo di integratori per la prevenzione dei tumori, sono evidenze sulle quali si basa la prevenzione del cancro secondo l'Aicr/Wcrf, ma sono utili anche dopo una diagnosi di tumore: "La prevenzione primaria è uguale alla terziaria", spiega Panunzio. I risultati fin qui raggiunti dal Med-Food sono incoraggianti, ma la strada da fare è ancora molta: "C'è ancora una esitazione nutrizionale", fa presente Panunzio, che evidenzia anche come uno stile di vita corretto e il ricorso a una alimentazione sana non sia solo un efficace deterrente contro i tumori: "La prevenzione nutrizionale è globale per tutte le malattie cronico-degenerative".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Non solo gli screening, la prevenzione parte dalla corretta alimentazione: "Vale per il cancro e per le malattie cronico-degenerative"

FoggiaToday è in caricamento