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Medici no-vax sospesi: "Alcuni si sono ravveduti". "Per un non vaccinato rischio ricovero 8 volte superiore"

I medici di Capitanata si confrontano su come la pandemia da Covid-19 abbia cambiato il volto della sanità foggiana. Il punto in occasione delle 'Giornate Mediche Daune', sul tema 'Gestione interdisciplinare della pandemia da Sars-Cov2: dalla prevenzione alla terapia'

'Gestione interdisciplinare della pandemia da Sars-Cov2: dalla prevenzione alla terapia'. Questo il tema dell'incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri, all'Ordine dei Medici della Provincia di Foggia.

Nell'occasione, i medici del territorio sono stati chiamati a raccontare e a ricordare con quali conoscenze e quali armi scientifiche hanno affrontato la lunga battaglia contro la terribile pandemia da Covid-19. Assente l'epidemiologo ed ex assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco.

Sul fronte vaccini, qualcosa è cambiato: "Le sollecitazioni dei pazienti sono notevoli -  spiega il presidente dell'ordine professional,e Pierluigi De Paolis - gli elenchi li stiamo compilando e i vaccini, rispetto ai mesi addietro, arrivano con continuità e in numero congruo". Sui medici no-vax, invece, precisa: "Qualche ravvedimento c'è stato. Si tratta di medici che saranno rimessi in servizio dopo aver completato il ciclo vaccinale con due dosi. La sospensione non era una misura punitiva o disciplinare, ma cautelativa per tutelare la salute della popolazione".

A fare il punto sui ricoveri in area Covid, invece, è il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, che precisa: "Attenzione a leggere i dati. Vanno rapportati alla popolazione di riferimento: per un non vaccinato rischio ricovero 8 volte superiore" | IL VIDEO

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