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Regionali Puglia 2020

Tour di Landella per far candidare Michaela nella Lega. Malumori tra i salviniani, aut aut di Forza Italia al sindaco

Foggia, Manduria, Tremiti e ieri sera a Lesina. Franco Landella accelera per la candidatura di Michaela Di Donna nel partito della Lega. Fibrillazioni interne, dirigenti lusingati ma candidati meno

Franco Landella sta lavorando alacremente per piazzare Michaela Di Donna nelle liste della Lega. Da alcune settimane il sindaco di Foggia sta provando a ricamare la candidatura di sua cognata nel partito di Matteo Salvini. La prova del nove la fotografia pubblicata dall'Attacco dell'incontro che si è svolto ieri sera a Lesina con l'europarlamentare e braccio destro del 'Capitano', Massimo Casanova.

La presenza di Michaela Di Donna andrebbe senza ombra di dubbio a cementificare la lista - che però i dirigenti del partito ritengono già competitiva - ma bisognerà fare i conti con le resistenze dei candidati, che da alcuni mesi si stanno spendendo per la Lega investendo tempo, forze ed energie. E non solo per la soddisfazione personale dell'elezione a consigliere regionale.

I beninformati ci garantiscono che il corteggiamento insistente di Landella è cominciato al ristorante Florio in Fiera, giorno dell'arrivo a Foggia del segretario nazionale federale. In quell'occasione, dopo le foto di rito con l'ex ministro dell'Interno, il sindaco avrebbe fatto un primo tentativo con il senatore Marti e con Nuccio Altieri.

Dietro al desiderio del sindaco ci sarebbe una promessa fatta al suocero Massimino prima che morisse: portare Michaela Di Donna tra i banchi del Consiglio regionale. Opportunità sfumata cinque anni fa.

L'altro tentativo di avvicinamento al partito sarebbe avvenuto in quel di Manduria, dove Landella avrebbe incassato il placet del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. Terza tappa alle Isole Tremiti con il vicepresidente regionale Raimondo Ursitti; il quarto tentativo ieri sera con Massimo Casanova, del quale però non si conosce la posizione. 

I timori che Di Donna possa candidarsi con la Lega non sono solo dei candidati leghisti. Il fatto che solo a due mesi dalle elezioni regionali qualcuno bussi alla porta del Carroccio foggiano per posizionarsi, striderebbe e non poco con le regole e lo spirito del partito (che sul caso Di Donna potrebbe esprimersi già in giornata).

I candidati storcono il naso, non mancano le fibrillazioni interne, e non è da escludere che qualcuno, più per principio che per timore di non farcela, si tiri indietro. Con Di Donna lo spazio di Luigi Miranda, Jospeh Splendido e degli altri candidati potrebbe ridursi, o forse no. Si parte però da un dato: alle Regionali del 2015 la cognata di Landella, candidata in Forza Italia, dovette arrendersi solo a Giandiego Gatta. Non le bastarono 7448 preferenze per salire sul treno che portava in via Capruzzi.

Contattati da Foggiatoday, secondo alcuni dirigenti, al netto dell'esito della trattativa, l'intenzione del sindaco Landella di candidare Di Donna nelle liste della Lega, altro non farebbe che dimostrare ancora una volta l'attrattività del partito di Salvini a discapito, in questo caso, di Forza Italia.

Il partito regionale azzurro, sulla vicenda, non starebbe gradendo il girovagare di una sua dirigente in altre liste e avrebbe messo il sindaco di fronte a un bivio cruciale: o si rispetta il mandato politico oppure potrebbero esserci ripercussioni a Palazzo di Città. 

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