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Comunali Foggia 2014

Intervista | Marasco: “Rifaremo 40 km di strade e porteremo la differenziata al 65%”

Intervista al candidato sindaco del centrosinistra Augusto Marasco. Tanti i temi affrontati: dal piano della sosta tariffata al Commercio, dallo Sport all'abusivismo e al degrado nei mercati rionali di Foggia

Intervista a Augusto Marasco, candidato sindaco del centrosinistra

In caso di vittoria promette di rivedere il sistema della sosta tariffata?

Si

Quali tra queste ipotesi prevede il suo programma? Riduzione degli stalli a pagamento, sconti per particolari categorie, riduzione del costo orario della sosta o eliminazione degli stalli in alcune zone?

Ridurre il costo orario per adesso non è possibile, mentre gli stalli a pagamento vanno sì eliminati in alcune zone. Prenderemo in considerazione l’ipotesi delle agevolazioni per alcune categorie

Multe oltre l’orario, se il grattino scade: favorevole o contrario?

Non è possibile che il cittadino venga multato per 10-15 minuti di ritardo, mentre si ignora chi è in doppia e in tripla fila. Se noi riorganizziamo il servizio di Polizia Municipale potremmo mettere fine ad alcune storture. Dobbiamo attivare una serie di azioni che facciano da deterrente all’utilizzo dell’auto, potenziando il trasporto pubblico urbano. 

Silos granario di via Manfredonia: abbattimento o riqualificazione? Cosa le piacerebbe vedere in quello spazio?

Riqualificherei l’area. Ho pensato ad un incubatore di start up giovanili come avviene per manufatti di questo tipo e in altre città d’Europa e del Mondo. Oltretutto il Silos ha un valore storico di archeologia industriale per cui bisognerà aprire un tavolo di trattative e di confronto con il privato.

E’ per la privatizzazione dell’Ataf? Se non la privatizza come la risana?

Per l’Ataf c’è tutta la partita di revisione del trasporto pubblico locale che riguarda la progettualità del treno-tram che si sta realizzando in zona piazzale Vittorio Veneto, con terminal intermodale, con l’attuazione del progetto tram all’interno della città. Su questo chiaramente si apre una partita di dialogo anche con imprese private che potrebbero con un piano industriale rilanciare l’azienda del trasporto pubblico locale. Se sono per la privatizzazione? No, ma ci deve essere una sinergia tra il pubblico e il privato.

D’accordo con l’istituzione di un Ufficio o sportello Europa a Palazzo di Città? E chi lo gestirebbe? Coinvolgerebbe i dirigenti e i dipendenti comunali nella gestione dei bandi comunali?

Sì e lo gestirebbe il Comune attraverso uno staff di giovani competenti e professionisti che io ho chiamato Za Fò, che studino dalla mattina alla sera tutte le opportunità offerte dai bandi europei rispetto alla rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, processi di inclusione sociale, rilancio delle attività commerciali, e che siano in grado di produrre progettazioni, sotto la dirigenza di chi a Palazzo di Città ha già svolto questo lavoro.

Favorevole o contrario al registro delle unioni civili?

Favorevole

Come giudica l’accordo tra il Comune di Foggia e Amiu, quindi la nascita di Amiu Puglia.

Una vicenda che si è conclusa con un’azienda di respiro regionale a capitale pubblico. Io ho criticato il fatto che sulla questione si è sempre arrivati all’ultimo momento, mentre avrei gradito e avrei preferito un’attenzione maggiore.

Raccolta differenziata equivale automaticamente a un abbassamento della tassa sui rifiuti? Lei è per il sistema di raccolta differenziata Porta a Porta?

Premesso che l’ho indicato come obiettivo misurabile da raggiungere in cinque anni, attraverso la raccolta differenziata porta a porta almeno fino al 65%. Questo significa riduzione dell’ecotassa del 50%, poi se aumentassimo il livello di raccolta differenziata potremmo rientrare nei comuni ricicloni e godere di premialità comunitarie e regionali. Fare la RD significa ridurre di circa il 20% il conferimento dei rifiuti in discarica, significa far partire un discorso di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza che deve capire che se facciamo la raccolta differenziata si riducono le fiscalità. Poi, in punti sensibili, devono essere installati dei pannelli digitali che ci diranno qual è il livello di RD raggiunto in quel preciso istante della giornata, e qual è la posizione del comune di Foggia all’interno dei comuni ricicloni. E va aggiunto anche che aziende specializzate pagano i materiali da riciclare, come ad esempio il Conai. La raccolta differenziata agisce esattamente su quello che pagano i cittadini.

Testamento biologico: si o no?

Si, è una questione di dignità dei bisogni e delle esigenze delle persone

Progetto duemilapassi, riqualificazione di Piazza Mercato, Distretto Urbano del Commercio, Zone Franche Urbane. Tutte politiche e progetti che contribuiranno a risollevare, o almeno si spera, le sorti del settore del commercio e dell’imprenditoria. Il nuovo sindaco di Foggia e la sua amministrazione cos’altro potrebbero fare?

Innanzitutto serve il Piano del Commercio. C’è la partita più grande delle attività produttive però il Piano Commercio che ho seguito almeno nella fase di analisi, mi ha restituito dei dati di conoscenza che sono esattamente il contrario di quella che è la convinzione generale, vale a dire di quella che a seguito dell’apertura di grandi punti vendita, gli esercizi di vicinato chiudono. Ma noi invece dall’analisi fatta abbiamo una percentuale di esercizi di vicinato che se ci fosse ancora disponibilità di superficie di grandi strutture di vendita andrebbero riequilibrate con l’apertura di altre strutture di vendita: l’esatto contrario di quello che si pensa.

Al commercio è inevitabilmente legato anche il tema del lavoro e dello sviluppo. Lei ha una proposta in tal senso, che se vogliamo potremmo definire anche choc

Non ho fatto proposte choc, ma mi sono fermato ad indicare quelli che sono obiettivi misurabili.

E’ per la gestione pubblica dei luoghi dello sport oppure preferirebbe affidarli ai privati?

Si, ma alle associazioni che non hanno unicamente lo scopo di lucro

Ci sono gruppi e comitati, non ultimo il Collettivo 0881, ai quali piacerebbe persino prendere in gestione spazi sociali abbandonati. Diventa sindaco cosa fai?

Sto seguendo questa campagna di sensibilizzazione. Significa innanzitutto intercettare fondi per ristrutturare ed adeguare le strutture agli standard previsti dalla legge. Dopodichè farò un avviso pubblico in cui tu, per godere di quella struttura, mi devi dimostrare che sei in condizioni di assicurare un piano economico che deve dimostrare che produci occupazione, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Quindi va fatta una differenza tra chi produce occupazione e chi è animato da una volontà diversa.

Anche perché molti spazi pubblici di Foggia sono spesso oggetto di atti vandalici: lei è per la repressione o per la prevenzione di questi fenomeni? E’ per la militarizzazione del territorio?

Prevenzione e controllo. Ci dobbiamo rifare prima al senso civico dei cittadini, ai quali poi dovrà essere affiancata una polizia urbana amichevole. Ma dobbiamo rivedere prima il Patto sulla Sicurezza

Vigili urbani armati o no?

Potrei essere anche d’accordo.

Mercati rionali: quale soluzione al fenomeno dell’abusivismo? A chi spetta pulire l’area mercatale al termine della giornata lavorativa?

La lotta all’abusivismo dipende dal controllo del territorio, va contrastato per legittimare anche chi paga il posteggio. Rispetto a questo problema c’è l’esigenza di restituire regole di senso civico. Gli ambulanti devono preoccuparsi della raccolta rifiuti, ma noi dobbiamo dare loro gli strumenti e rieducarli.

Manutenzione stradale: pensa ci siano i soldi per poter coprire le buche e rifare l’intero manto stradale della città?

L’ho dimostrato. Facciamo 8 chilometri all’anno per cinque anni, vale a dire il 50% delle vie cittadine. Se l’incasso dell’anno scorso di 1,4 milioni di euro fosse stato utilizzato per la destinazione specifica, noi avremmo potuto fare 14 chilometri di strade ex novo, non le buche. E aggiungo che soltanto lo scorso anno abbiamo pagato 400mila euro per contenziosi con i privati che hanno subito danni alle automobili. E la mia è una stima prudenziale. Il problema è che questa città deve uscire da una situazione di emergenza ed entrare in una logica di programmazione.

Così com’è, secondo lei la macchina amministrativa è efficiente?

No, va riorganizzata perché ci vuole il controllo e le idee chiare su quello che si vuole fare, valorizzando i dipendenti comunali

Pubblicazione on line dei bilanci comunali. Si o No?

Oggi sono già on line, ma forse potremmo parlare meno burocratese per dare anche un segnale di trasparenza.

Rotazione dei dirigenti comunali. Si o No?

E’ prevista per legge, ma noi oggi abbiamo la necessità di figure tecniche, soprattutto dopo il caso Biagini. Va fatta una mappatura di tutte le professionalità che si hanno all’interno dell’amministrazione

Mercati rionali: quale soluzione al fenomeno dell’abusivismo? A chi spetta pulire l’area mercatale al termine della giornata lavorativa?

Non lo faccio io questo discorso, ma sono loro a farlo perché gli stati generali dell’edilizia, Ance Nazionale, Legambiente e Consiglio nazionale degli Architetti, hanno detto che il riuso e la rigenerazione urbana sostenibile, è l’unica prospettiva per questo settore. C’è un processo di innovazione culturale in corso. Il settore delle costruzioni ad oggi è salvo solo perché l’80% degli interventi e degli investimenti sono stati nel campo della manutenzione straordinaria e ordinaria; e non nelle nuove costruzioni. Bisogna far capire che edilizia significa anche realizzare capannoni industriali, intervenire nel campo della mobilità sostenibile.

Amendola o Gino Lisa?

Gino Lisa. Gino Lisa perché in primis c’è la necessità di spendere i soldi, in secondo luogo perché fatico a capire perché AdP avrebbe dovuto investire 10 milioni di euro per i parcheggi dell’area stazione per un aeroporto che poi non sarebbe dovuto decollare. Il Gino Lisa è anche l’aeroporto della Capitanata, della BAT, del Molise, della Basilicata. Oltre al turismo religioso e balneare, è in piedi anche quello di un aeroporto cargo, per il trasporto merci.

Vince e diventa sindaco, dove rivolge lo sguardo: prima alle periferie o prima al centro?

Al centro perché nel mio programma elettorale quando dico di rimettere la città al centro, non parlo soltanto di autorevolezza della città che va riconquistata, ma parto dal centro proprio per orientare un’attività di valorizzazione del centro urbano che oggi è desertificato. Nelle periferie vanno fatti degli interventi di riqualificazione che esaltino la nostra città consolidata. E poi io ho aperto la campagna elettorale delle primarie proprio in centro, dove però ci sono anche le nostre periferie.

Uno slogan per Foggia

Progetteremo una città all’altezza dei nostri sogni, una città a misura di tutti.

Perché dovrebbero votarla e affidarle le chiavi della città?

Ai foggiani mi sono presentato con 6 punti misurabili e una promessa: realizzarli. Questa promessa è alla base del mio patto etico con Foggia. Un patto che è nel mio programma, su cui ho messo la mia firma, la mia faccia e la mia credibilità. A Foggia è arrivato il momento di smettere di accontentarsi e tornare a desiderare. Desiderare una città più moderna, lavorare a una città più vivibile, investire in una città che sappia tornare a creare lavoro, che liberi spazio alla creatività e alla cultura, una città che sappia tornare a piacersi.

Ho stretto un patto con i foggiani, per costruire questa città insieme. Abbiamo un progetto per ridar vita al centro urbano, un piano sull’area dell’ex Ippodromo per il grande parco dei Campi Diomedei. Vogliamo realizzare la via pedonale per lo shopping più lunga del mondo, ridefinire la mobilità cittadina, rifare 40 chilometri di strade in 5 anni. Abbiamo già pensato a 14 interventi di riqualificazione di zone centrali e periferiche, nevralgiche o a rischio. Sappiamo come riorganizzare la Polizia municipale riportando 130 vigili per le nostre strade e le nostre piazze.

Vogliamo ricreare a Foggia le condizioni per investire sull'impresa e sul lavoro. Perché una Foggia a misura di tutti esiste. Una città all'altezza dei nostri sogni è possibile. Sappiamo cosa c'è da fare. Sappiamo come farlo. Domenica 25 maggio nel derby tra rabbia e speranza, facciamo vincere la speranza.

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