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Superbonus, la Regione si farà carico dei crediti di imposta bloccati: "Tutelati imprese e cittadini pugliesi"

Il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge 'Circolazione crediti d'imposta'. La Regione acquisirà i crediti incagliati in seguito al blocco dei bonus edilizi

Ok alla circolazione dei crediti di imposta. Il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza (con il voto contrario del consigliere Antonio Tutolo) la proposta di legge 'Circolazione crediti imposta).

L’iniziativa legislativa contiene le disposizioni per la circolazione dei crediti fiscali delle famiglie, dei liberi professionisti e delle imprese pugliesi, stabilendo che la Regione, al fine di sostenere le famiglie, i liberi professionisti e il sistema delle imprese in difficoltà a causa del blocco del meccanismo di cessione dei crediti fiscali da "bonus edilizi", previsti dall'articolo 121 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, come modificato da ultimo dal D.L. 16 febbraio 2023, n. 11, nonché al fine di salvaguardare i livelli occupazionali del comparto edile e dell'indotto.

La Regione, in considerazione delle gravi difficoltà affrontate in particolare dal settore delle imprese e al fine di scongiurare ricadute anche sul livello occupazionale del medesimo settore, promuove la circolazione dei crediti fiscali tramite l'acquisizione, da parte degli enti pubblici regionali e delle società controllate dalla Regione non inclusi nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31.12.2009 n.196, dei crediti di imposta effettuati da imprese aventi sede legale e/o operativa sul territorio regionale e relativi ad immobili ubicati sul medesimo territorio. Gli enti e le società controllate dalla Regione, possono acquisire i crediti di imposta relativi agli interventi previsti, dalle banche, ovvero dalle società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo, con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria, a condizioni di mercato e comunque a un prezzo inferiore al valore nominale del credito, nel rispetto della normativa vigente in materia di aiuti di Stato. La cessione da parte delle banche avviene con assunzione della garanzia, anche per l’ipotesi di provvedimento di sequestro preventivo del credito da parte dell’autorità giudiziaria.

Relativamente al trasferimento dei crediti, la Regione monitora anche attraverso l'istituzione di un'apposita piattaforma elettronica, alla quale potranno registrarsi committenti, professionisti e imprese, l'andamento degli interventi e dei crediti fiscali consentendo la pubblicazione e la consultazione tra gli operatori delle domande e offerte di acquisto di detti crediti; a tal fine nel rispetto del trattamento dei dati personali è possibile avvalersi anche di piattaforme o elenchi elettronici già realizzati da associazioni o federazioni di committenti, professionisti e imprese.

“Altre Regioni hanno aperto la strada e noi l’abbiamo ripercorsa per dare una boccata d’ossigeno alle imprese e ai cittadini che sono gravemente in difficoltà a causa del blocco dei bonus edilizi: l’approvazione di oggi in Consiglio regionale della proposta di legge per l’acquisto, da parte della Regione, dei crediti incagliati è un segnale concreto e di buona politica. Come è noto, avevamo depositato la proposta di legge a firma del collega Di Cuia a cui si sono aggiunte quelle di altri partiti e abbiamo convenuto di procedere con un solo testo condiviso per raggiungere celermente l’obiettivo", dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Mazzotta, Di Cuia, Cera e Dell'Erba. "Con la proposta di legge in esame la Regione interviene, facendosi parte diligente e consentendo ai propri enti strumentali e agli enti partecipati di acquistare i crediti fiscali attraverso un meccanismo di compensazione con le somme di cui questi enti sono in debito con l’erario. Questo consentirà di sbloccare i cantieri sospesi e di salvare numerose imprese che oggi sono letteralmente in ginocchio. Si tratta di un meccanismo a costo zero per le casse pubbliche e, quindi, abbiamo dato risposte concrete ad un intero comparto e a tanti cittadini", hanno aggiunto.

Soddisfatto anche il gruppo del Pd, con il presidente Filippo Caracciolo primo firmatario per il quale oggi è stata "scritta una bella pagina di politica dei fatti". "Grazie a questo provvedimento – spiega il presidente del gruppo Pd – gli enti e le società controllate della Regione Puglia possono acquisire i crediti di imposta relativi agli interventi previsti, dalle banche, ovvero dalle società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo, con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria, a condizioni di mercato e comunque a un prezzo inferiore al valore nominale del credito”.

"Si attiva così un meccanismo virtuoso nella circolazione dei crediti fiscali. Il disegno di legge – aggiunge Caracciolo - prevede, infatti che nella gestione della fase negoziale tra la banca cedente e l'acquirente il credito fiscale, debba essere espressamente previsto l'obbligo per la banca di reimpiegare la capienza fiscale liberatasi con l'acquisizione di ulteriori crediti d'imposta relativi alle stesse tipologie di interventi su immobili ubicati nel territorio pugliese ed effettuati da parte di imprese aventi sede legale e/o operativa nel medesimo territorio. Inoltre, aspetto da tenere in forte considerazione, da questo provvedimento non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”.

“La legge approvata quest’oggi è frutto del grande lavoro di squadra che ha visto protagonisti il governo regionale, la IV Commissione consiliare e tutte le associazioni di categoria. E’ soltanto grazie a questo lavoro di squadra che si è potuto compiere un passo in avanti, da un lato, per sostenere un settore, quello dell’edilizia, trainante per l’economia della nostra regione; dall’altro, soprattutto, per salvaguardare i livelli occupazionali e quindi tutti i lavoratori impegnati nell’indotto edile. Vigileremo affinché l’iniziativa legislativa trovi compiuta attuazione", fa presente Francesco Paolicelli del Pd.

"C'è un settore in affanno, con imprese che rischiano il fallimento, ed è quello edilizio per il blocco dei crediti incagliati a seguito del superbonus. Abbiamo votato convintamente la Proposta di legge sullo sblocco per sciogliere un'impasse che si protraeva ormai da troppo tempo. E lo abbiamo fatto con la sicurezza che non ci saranno problemi di impugnativa da parte del Governo, perché la Regione Basilicata, su proposta di FdI, ha fatto da apripista. La legge approvata in Puglia è né più né meno un copia-incolla", puntualizzano i consiglieri di Fratelli d'Italia Caroli, De Leonardis, Gabellone, Perrini e Picaro. I meloniani però puntualizzano che, a fronte dei circa 800 milioni di crediti incagliati, solo 80-90 milioni saranno a disposizione: "È giusto che si sappia che, forse, potrebbe essere meno del 10% la platea che ne potrebbe avere diritto. Quindi, non dobbiamo creare una aspettativa fantasiosa. Non ci resta che sperare che i regolamenti attuativi che seguiranno la legge non facciano figli e figliastri fra i beneficiari".

Per i consiglieri regionali del Movimento Cinquestelle Galante, Barone, Casili e Di Bari l'approvazione della proposta di legge è un primo passo per venire incontro alle aziende in difficoltà e a rischio chiusura: "Un testo che nasce anche dalle interlocuzioni con le associazioni di categoria, con cui continueremo a confrontarci. Il tavolo tecnico previsto nel testo nasce per monitorare l’attuazione della legge e risolvere le criticità legate alla circolazione dei crediti fiscali. Il nostro impegno a tutti i livelli è quello di dare risposte immediate alle istanze che ci sono pervenute dal territorio e a tutte quelle imprese che in questi mesi hanno chiesto un intervento concreto per evitare il fallimento”.

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