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Economia

Donne foggiane scelgono la strada dell'imprenditoria: è 'rosa' un'attività su quattro, il 45% nella 'pentopoli'

I dati del rapporto Unioncamere. Forte presenza delle donne nel settore agricolo, nel commercio e nella ristorazione. In Capitanata la percentuale più alta di imprese femminili della Puglia

Le imprese femminili italiane accelerano più di altre su innovazione e green ma restano più piccole e più fragili ed hanno una minore capacità di sopravvivenza: sono questi alcuni degli elementi emersi nel V Rapporto sull’imprenditoria femminile, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Centro studi Tagliacarne e Si.Camera, presentato nei giorni scorsi a Roma. Al secondo trimestre l’esercito delle imprese femminili conta 1 milione e 345mila attività, il 22,2% del totale delle imprese italiane.

I dati in provincia di Foggia

In Capitanata al 30 giugno risultano iscritte al Registro delle Imprese 18.653 imprese femminili, su di un totale di 72.238 imprese, pari al 25,8% del totale, una percentuale tra le più alte d’Italia. Comunque la percentuale maggiore a livello regionale con una media per la Puglia che sul totale delle imprese registrate si attesta al 23,1%. Un percentuale che risulta maggiore se si guarda alle imprese attive che risultano essere 17.185, su di un totale di 64.181 imprese attive. Con una percentuale pari al 26,7% del totale, oltre un quarto della base produttiva.

Il totale degli addetti è di 24.261. “In generale si tratta di piccole imprese dove il ruolo dell’imprenditrice può coincidere anche con impegni esecutivi nell'ambito dell’organizzazione aziendale e della strategia di posizionamento sul mercato”.

La suddivisione per settore

Nel primo trimestre si sono iscritte al Registro delle Imprese di Foggia 319 imprese femminili, a fronte di 193 imprese cancellate non d’ufficio. Un saldo positivo di +126 imprese. Di queste 66 nuove imprese si sono collocate nel settore agricolo, nove nel settore costruzioni; gli unici settori in negativo rispetto ai saldi del secondo trimestre 2022, risultano quello manifatturiero (-7), il commercio all’ingrosso (-20), alloggio e ristorazione (-3) e attività artistiche e sportive (-2).

E' forte la presenza nel settore agricolo (8.544 imprese registrate), nel commercio (3.763 imprese registrate) e nella ristorazione (1.287 imprese registrate). L’importanza della componente agricola femminile, comune del resto a buona parte delle province del Mezzogiorno, emerge con maggior carattere se si considera che, a livello provinciale, essa rappresenta oltre il 45% delle imprese femminili, una percentuale molto superiore alla media regionale che si attesta su circa il 27%.

I settori in cui operano maggiormente le imprese femminili sono commercio al dettaglio, alberghi e ristoranti e attività di servizi per la persona. Delle 18.653 imprese femminili registrate in Capitanata, 816 sono straniere, perfettamente distribuite tra “imprese comunitarie” e “imprese extra Ue”. Coinvolgono complessivamente 1.199 addetti.

Sono invece 1.918 le imprese femminili “giovanili”, dove per “imprese giovanili” si intende l’insieme delle aziende condotte da giovani fino a 35 anni di età, individualmente o a partecipazione societaria superiore al 50%. Coinvolgono complessivamente 2.586 addetti.

Per la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Cciaa di Foggia, Daniela Eronia: “i dati che emergono dal report sono davvero importanti e confermano che l'impegno profuso in questi anni ha prodotto gli effetti sperati. È un risultato lusinghiero che ci spingerà a fare ancora meglio e di più”. Sulla stessa lunghezza il presidente della Cciaa di Foggia, Damiano Gelsomino: "I dati del rapporto certificano che le scelte della Giunta a sostegno dell'imprenditoria femminile del nostro territorio vanno nella giusta direzione in quanto le imprese femminili hanno bisogno di un maggior sostegno soprattutto nei primi anni di vita”.

Osservando il profilo giuridico/organizzativo delle imprese si conferma il progressivo aumento negli ultimi 6 anni delle società di capitali sul totale delle imprese. Questo fenomeno, interpretato come sintomo di “irrobustimento” strutturale, è un atteggiamento imprenditoriale in lenta ma costante espansione (ed è incoraggiante constatare che vale anche per le “imprese femminili”), dettato dalla necessità di un migliore assetto organizzativo e patrimoniale tesi a limitare i rischi di impresa al patrimonio aziendale e a meglio affrontare i mercati.

Delle 18.653 imprese femminili registrate, 1.458 sono “artigiane”. Il mondo artigianale femminile provinciale annovera un totale di 2.557 addetti, il 10,5% circa del  totale degli addetti delle imprese femminili.

Le imprese femminili di Capitanata 

Le imprese femminili registrate e attive al 30 giugno 2022 sono rispettivamente 18.653 e 17.185 (sono somprese quelle di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia). La “pentapoli” composta dai comuni di Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo e Lucera rappresenta il 45% del totale, pari a 8.394 imprese.

Accadia 103 registrate e 99 attive, Alberona 57 e 57, Anzano di Puglia 27 e 27, Apricena 424 e 391, Ascoli Satriano 302 e 292, Biccari 108 e 105, Bovino 136 e 126, Cagnano Varano 178 e 170. Candela 142 e 137, Carapelle 158 e 133, Carlantino 34 e 34, Carpino 185 e 180, Casalnuovo Monterotaro 96 e 89, Casalvecchio di Puglia 110 e 108, Castelluccio dei Sauri 97 e 94, Castelluccio Valmaggiore 45 e 44, Castelnuovo della Daunia 74 e 71, Celenza Valfortore 62 e 58, Celle di San Vito 8 e 7, Cerignola 1908 e 1757, Chieuti 72 e 68, Deliceto 173 e 171, Faeto 36 e 35, Foggia 3218 e 2893, Ischitella 189 e 180, Isole Tremiti 36 e 23, Lesina 221 e 193, Lucera 937 e 868, Manfredonia 977 e 835, Mattinata 200 e 185, Monteleone di Puglia 43 e 41, Monte Sant'Angelo 243 e 227, Motta Montecorvino 35 e 33, Orsara di Puglia 122 e 116, Orta Nova 483 e 440, Panni 37 e 36, Peschici 180 e 161, Pietramontecorvino 139 e 123, Poggio Imperiale 106 e 100, Rignano Garganico 88 e 86, Rocchetta Sant'Antonio 83 e 83, Rodi Garganico 132 e 120, Roseto Valfortore 46 e 43, San Giovanni Rotondo 639 e 581, San Marco in Lamis 285 e 275, San Marco La Catola 32 e 30, San Nicandro Garganico 334 e 313, San Paolo di Civitate 235 e 223, San Severo 1354 e 1206, Sant'Agata di Puglia 134 e 130, Serracapriola 146 e 138, Stornara 174 e 163, Stornarella 182 e 180, Torremaggiore 633 e 604, Troia 285 e 271, Vico del Gargano 229 e 201, Vieste 501 e 471, Volturara Appula 13 e 13, Volturino 109 e 104, Ordona 79 e 73, Zapponeta 103 e 88.

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