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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Buste paga, 1200 dipendenti foggiani senza punto amministrativo: è caos

Disservizi per 1200 dipendenti della filiale di Foggia. La denuncia della Cisl: "L’azienda si autocelebra in tv, ma poi si dimentica dei propri dipendenti, abbandonati senza riferimenti in una sorta di commedia all’italiana purtroppo vera"

A Foggia scoppia il caso Poste, che si sa, stanno vivendo una fase di cambiamento radicale, ma – spiegano i sindacalisti della Cisl – “che questo avrebbe portato all’abbandono dei propri dipendenti non lo sapevamo ancora”. E’ una storia bizzara quella che sta coinvolgendo i circa 1200 dipendenti nella filiale di Foggia che dal primo gennaio non hanno più un punto amministrativo. L’ultimo dipendente rimasto in quel settore strategico poiché si riferisce alle buste paga dei dipendenti, infatti, è andato in pensione e l’azienda ha deciso di non sostituirlo. Tutto dirottato su Bari.

Una beffa per i lavoratori postali come denuncia il segretario provinciale della Cisl Poste, Antonio Lepore: “Ogni giorno e sempre con maggiore frequenza ci giungono segnalazioni da parte di tantissimi lavoratori di quest’Unità Produttiva che lamentano, per disfunzioni riferite alle attività del punto amministrativo e quindi al portafoglio dei dipendenti (errori d’inserimento in busta paga, interpretazioni, consegna di pratiche o altro, fiscalità, previdenza integrativa, prestiti, etc.) l’assenza di un referente”.

“Infatti, se già prima la situazione era al collasso con una sola unità applicata, adesso siamo allo sbando totale con il tutto centralizzato su Bari; per sistemare attività legate ad una materia importante come le buste paghe adesso i dipendenti sono costretti a prendere un giorno di ferie, farsi 120 km e anche più, se pensiamo al Gargano o Subappenino, per raggiungere il nuovo punto amministrativo”. Un quadro drammatico con pesanti ricadute anche per il riferimento del capoluogo regionale che deve sobbarcarsi un numero importante di dipendenti da amministrare, oltre a già quelli in essere.

"L’azienda si autocelebra in tv per il cambiamento in corso e i risultati ottenuti” continua il segretario del più rappresentativo sindacato in Poste. “Poi però si dimentica dei propri dipendenti che sono stati abbandonati, senza riferimenti in una sorta di commedia all’italiana ma purtroppo tristemente vera. Pertanto auspichiamo che questo management possa in tempi rapidissimi ricercare una soluzione definitiva affinché sia offerto ai lavoratori Postali di questa provincia, un servizio di maggiore valenza professionale ed efficienza operativa”. 

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