rotate-mobile
Economia San Michele / Via Celestino Galiani, 1

La facoltà di Ingegneria non decolla? Le verità in un incontro targato AQV

Luigi Miranda. "La facoltà di ingegneria a Foggia è una necessità, soprattutto in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo"

Non ha disatteso le aspettative la manifestazione tenutasi ieri nella Sala Rosa del Palazzetto dell'Arte. In tanti, tra studenti, semplici cittadini e rappresentanti istituzionali, hanno preso parte al convegno promosso dall'Associazione Qualità della Vita per discutere della delicata questione della Facoltà di Ingegneria di Foggia. Un incontro fortemente voluto dai soci e dal presidente Luigi Miranda, per affrontare una problematica che mai prima d'ora era stata oggetto di una conferenza-dibattito che coinvolgesse l'opinione pubblica. Cercare di trovare una soluzione.

A prendere la parola per primo, portando i saluti da parte di tutta l'amministrazione comunale, è stato il primo cittadino Gianni Mongelli, che ha voluto ringraziare in primis il Rettore Giuliano Volpe, che nei suoi anni di mandato non si è mai sottratto al confronto ed è sempre stato in prima linea nel cercare di trovare le soluzione migliori per tanti questioni che hanno riguardato l'università. "Il problema della facoltà di ngegneria non è solo di tipo logistico - ha sostenuto Mongelli - bensì di scelte di opzioni strategiche. Prospettive ce ne sono, ma è necessario fare un salto di qualità. Di soluzioni strutturali temporanee ce ne sono state tante, ma ora ne serve una definitiva".

A seguire l'intervento di Giuseppe Marrone, presidente del Forum dei Giovani, anche lui a favore della permanenza della sede della facoltà di ingegneria a Foggia: "L'università è uno dei pilastri della nostra beneamata città, perché se la formazione è un dovere, al contempo è un diritto che da sempre nobilita l'uomo".

E' intervenuto quindi anche Luigi Miranda: "La facoltà è una necessità, soprattutto in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, l'alta formazione è foriera di sviluppo in una società ove vi sono rivoluzioni continue. Abbiamo sempre meno capacità di importare e trattenere i 'cervelli'. Paradossalmente è impensabile che in una città come la nostra, dove il settore dell'urbanistica è il più trainante, possa mancare la facoltà di ingegneria. Anzi, sarebbe sacrosanto pensare anche ad un polo tecnico che ricomprenda la facoltà di Architettura. Non ci possiamo permettere il lusso di subire un'altra onta, è necessario trovare una soluzione alla questione della facoltà di ingegneria, ne va della sopravvivenza del nostro territorio!"

A Giuliano Volpe, Rettore Università di Foggia, e Nicola Costantino, Rettore Politecnico di Bari, è toccato il compito di dare quindi delle risposte e far comprendere all'opinione pubblica quali siano i problemi reali che non consentono ad ingegneria di decollare.

IL RETTORE GIULIANO VOLPE |  "La facoltà è senza dubbio un tassello fondamentale per l'ateneo foggiano, ma sono convinto che non debba essere un duplicato di quella di Bari, deve essere piuttosto una realtà di ricerca, oltre che di studio, di rapporto con le imprese, perché così non ha senso. L'università gode di una centralità molto poco valorizzata, più volte i governi che si sono succeduti hanno tentato di farcela chiudere, ma noi l'abbiamo difesa a denti stretti fino ad ora, nonostante i 5 milioni di euro di fondi pubblici che abbiamo perduto. Il Ministro Profumo ha bocciato le nostre due soluzioni proposte per salvaguardare anche la facoltà di ingegneria, sia il progetto di creazione di un inter-ateneo sia la federazione con le altre università pugliesi, l'obiettivo del Governo è quello di creare una fusione tra gli atenei, che comporterebbe la chiusura di quelli più piccoli, come Foggia, una realtà che conta circa 12 mila studenti.

Ci hanno tagliato tutto, anche il turnover delle assunzioni, ci hanno imposto criteri restrittivi di accreditamento dei corsi, vogliono in sostanza portarci all'agonia e alla morte certa. La sede della facoltà di ingegneria, lo ammetto, è indecente, ma il problema serio non è quello strutturale bensì quello economico. L'obiettivo che ci siamo posti per la sopravvivenza è quello di creare un dipartimento che unisca ricerca e didattica, ma per fare ciò servono fondi che sicuramente gli enti locali non possono garantirci. Per questo stiamo cercando le risorse economiche per portare a termine questo progetto e ci sono buone possibilità che riusciremo a trovarle.  La realtà è solo questa chi promette qualcosa di diverso prende soltanto in giro".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il rettore Costantino, che ha ribadito come l'unica soluzione possibile sia la creazione di un dipartimento di studio e ricerca: "Provo rabbia per i dati che emergono sul gran numero di studenti che perdiamo, che cercano nuove mete, il nostro Politecnico ha un successo occupazionale che sfiora il 90%, più alto addirittura di Torino. A causa dei tagli Bari ha perso 100 docenti in 4 anni, ma continuiamo ad essere la prima università per qualità della ricerca a livello internazionale. Insieme a Foggia e Taranto forniamo un servizio importante agli studenti e al territorio, le nostre difficoltà sono legate esclusivamente alle risorse economiche che ci sono state negate, abbiamo delle scadenze per garantire l'accreditamento della nostra università, faremo il possibile per trovare delle soluzioni dal punto di vista economico per risolvere la questione della facoltà di ingegneria, e sarà poi un nostro impegno aprire un confronto con comune e provincia per risolvere anche il problema della sede".

Hanno voluto dare il loro contributo al dibattito anche Gianluigi Schirone, Segretario dell'Ordine Ingegneri Foggia ed Augusto Marasco, Presidente dell'Ordine Architetti Foggia. La società impone la presenza di nuove figure professionali, sempre più specializzate, hanno concordato, ma anche le associazioni di categoria devono sostenere la realtà universitaria, tutto questo in termini di rivendicazione legittima del nostro territorio, per non correre il rischio di un impoverimento culturale. Al termine si è dato spazio agli interventi programmati di: Carlo Roggia, rappresentante studenti Facoltà Ingegneria Foggia, Daniele Caputo, commissione Sviluppo AQV Foggia, e Luigi Fatigato, referente Commissione Innovazione e Tecnologie AQV Foggia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La facoltà di Ingegneria non decolla? Le verità in un incontro targato AQV

FoggiaToday è in caricamento