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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Dubbi sul Gino Lisa. Il comitato sbotta: "Così non si vola"

L'Assemblea dei soci del Comitato Vola Gino Lisa ha stigmatizzato l'assenza e il disinteresse della politica locale per le sorti dell'aeroporto

Riportare i costi per l'aviazione generale dell'aeroporto di Foggia, oggi "esorbitanti", a livelli competitivi, anche risolvendo il contratto di sub concessione con l'attuale società, e chiarire una volta per tutte le intenzioni rispetto all'attivazione dei voli commerciali: sono le principali richieste ufficiali formulate ad Aeroporti di Puglia dall’Assemblea dei Soci del Comitato Vola Gino Lisa. Alla Regione Puglia chiede di inserire nel Consiglio di Amministrazione di Adp un foggiano che sia "espressione concreta e condivisa" del territorio di Capitanata.

I soci si sono riuniti in presenza, ieri sera, al Gran Hotel Vigna Nocelli tra Foggia e Lucera, e hanno partecipato anche da remoto. Durante i lavori, il Comitato Vola Gino Lisa si è concentrato, in particolare, sulla "applicazione, in agosto-settembre, da parte dell’attuale società che gestisce in sub appalto lo scalo, di tariffe esorbitanti per l'utilizzo dell'aeroporto, tali da scoraggiare chiunque a sbarcare a Foggia. Da questo punto di vista - scrive oggi il presidente Sergio Venturino - è mancato, da parte di Aeroporti di Puglia Spa, un qualsiasi controllo in merito, come pure continua a mancare da parte di AdP un piano industriale necessario per la riattivazione dei voli commerciali da Foggia".       

Tariffe fuori mercato per l'utilizzo dei servizi aeroportuali e mancanza di un piano industriale - fanno rilevare dal Comitato - sono fonte di pregiudizio per gli operatori commerciali. "Privo di logica" e senza spiegazione, poi, secondo l'Assemblea, "l'atteggiamento della Regione Puglia che, contraddicendo schizofrenicamente se stessa, lasciando vuote le due palazzine appositamente ristrutturate per accogliere la Protezione Civile, ha pensato invece di attivare a Modugno (BA) la vera base della Protezione Civile Regionale e di continuare a tenere a disposizione, presso lo scalo Gino Lisa di Foggia, solo i due aerei firebox che, come a tutti da sempre noto, è da oltre dieci anni che decollano senza alcun problema anche dalla vecchia pista. Sarebbe solo follia pensare poi che queste strutture possano servire unicamente al 112, che è ben altra cosa rispetto al progetto indicato per l’ottenimento del Sieg e dunque per l’uso completo dei 14 milioni di euro dei fondi Cipe utilizzati, che ci si domanda a questo punto se siano stati ben utilizzati".

A questo sconfortante quadro, "si è aggiunta - rileva sempre l'Assemblea - anche l’incapacità dimostrata da parte dei Tour Operator di programmare, nei tempi adeguati, l’attivazione sullo scalo dei voli charter per la stagione estiva, passata e prossima".

"Il tempo della pazienza, dei sorrisi e delle strette di mano è ufficialmente scaduto", avverte il presidente Sergio Venturino rivolgendosi a chi il Comitato considera, "ancora oggi, del tutto inadempiente". Non salva nessuno a parte la parlamentare Rosa Menga che ha presentato una interrogazione e l'europarlamentare Mario Furore che ne ha promessa una. Se la prende con la della Regione Puglia, in primis con il suo Presidente e Vice Presidente, per gli "assordanti silenzi", e con tutti i rappresentanti politici regionali e nazionale del territorio che hanno dimostrato "assenza e disinteresse per il Gino Lisa".

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